Lo sport è fatto di personaggi splendidi e a volte irripetibili. Non necessariamente atleti, nemmeno allenatori o dirigenti. Persone che dedicano una vita agli agonisti e non solo, che quando mancano lasciano un vuoto incolmabile. Walter Caria, 74 anni, sassarese, fisioterapista e massaggiatore, era una di queste persone, amatissimo da chiunque in città e provincia abbia praticato una disciplina sportiva. Caria è morto dopo una lunga malattia, contro la quale ha lottato tenacemente e con molta discrezione, senza lamentarsi mai, in linea col suo carattere.

Quasi impossibile elencare le squadre di calcio e pallacanestro con cui ha collaborato da massaggiatore: Torres, Tempio, Thiesi e Li Punti per il calcio, solo per citarne alcune, Sant'Orsola e Dinamo per il basket. Non era solo un eccellente professionista, ma nel suo lettino agiva quasi da confessore degli atleti, che a lui confidavano anche timori e paure nascoste. I locali della sala gessi del Policlinico di Sassari, nei quali ha prestato opera per decenni, erano luogo di pellegrinaggio di sportivi, che affidavano a lui tendini e muscoli. Ne ha guarito a migliaia Walter. Per tutti un incoraggiamento e nei casi più gravi un invito a non mollare. Ha continuato a lavorare sino all'ultimo. Prima della resa. Stamattina i suoi funerali a Sassari. Tanta commozione e tristezza, per quest'uomo buono e dalle mani d'oro. 

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