Da lassù canterà le note della canzone sassarese, la musica punk new wave, quella che lo ha accompagnato nell’ultima parte della sua vita. Una folla immensa ha riempito la chiesa San Pio X a Li Punti per l’ultimo saluto al musicista sassarese Gavinuccio Canu, il 56enne scomparso l’8 febbraio e rinvenuto morto il 19, nella zona verde di Piandanna a Sassari.

Sulla bara la sua foto e una composizione di fiori rossi e bianchi a forma di chitarra, lo strumento che ha sempre custodito con cura ed esibito nelle serate musicali con gli amici. La benedizione dell’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba ha dato avvio alla cerimonia funebre celebrata da don Costantino. 

“Gavinuccio canterà in Paradiso come tanti artisti che svolgono un’opera comunitaria molto importante”, ha detto monsignor Saba che ha riconosciuto il grande impegno dei volontari nell’attività di ricerca dopo la sparizione. Vicinanza anche nei confronti dei familiari che lo hanno amato, vivendo 12 giorni di apprensione durante la sua scomparsa. Il padre Pietro, la sorella Isabella e il nipote Mirko.

Emozione e lacrime con le note della canzone di Nick Cave, “The ship song”, la preferita dal cantante, intonata dagli amici in omaggio all’artista Gavinuccio. Infine una dedica all’esterno della chiesa: due brani scritti e cantati dal musicista scomparso insieme al suo storico gruppo degli Atro e altre due canzini dei Joy Division. Tutto si è concluso con un lungo applauso nel piazzale della parrocchia per dire addio ad un amico, “solare e generoso” difficile da dimenticare. 

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