Sassari, 7 milioni di euro per un canale tra via Sorso e viale Sicilia
Opera fondamentale per il superamento delle problematiche idraulichePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un’opera fondamentale a Sassari da 7 milioni di euro. È l’intervento «per il superamento delle problematiche idrauliche del canale coperto Via Sorso-Viale Sicilia» e di cui si è discusso, nei giorni scorsi in Comune, nell’incontro tra Italia Nostra Sardegna ed Earth Gardeners e gli assessori comunali Massimo Rizzu e Maria Francesca Fantato, rispettivamente titolari di Infrastrutture della mobilità e Traffico, e Pianificazione territoriale, Tutela del paesaggio e Rigenerazione urbana.
Per le due associazioni si tratta di «un asse fondamentale dell'immaginato e auspicato programma di salvaguardia ambientale imperniato sul rifiorimento delle Valli nella e sulla prospettiva di un sistema integrato dei parchi urbani e periurbani».
E sullo stato dell’arte in merito ai contenuti della progettazione si sono soffermati Giovanni Agatau, dirigente del Settore Edilizia privata, Attività produttive, Pianificazione territoriale e Paesaggio, Efisio Mureddu, responsabile del Servizio Difesa del suolo, e Fabio Spurio, dirigente del Settore Infrastrutture della mobilità e traffico. Raccontando un’opera divisa in due segmenti, «il primo compreso tra la cosiddetta Villa Pusino e il rilevato di Viale Sicilia e il secondo che riguarda il tratto a monte».
A cielo aperto, in prevalenza, si snoda la parte iniziale, su cui ha impresso il suo sigillo la giunta regionale, ricevendo però anche le indicazioni per il rispetto delle prescrizioni di salvaguardia naturalistica e ambientale varate dalla procedura di V.I.A., valutazione di impatto ambientale. Questo versante di base dovrà «raccordarsi con l'altro tratto che si sviluppa a monte, dove l'asta fluviale presenta un percorso tombato sensibilmente inferiore al piano di superficie».
Con l’attraversamento poi di diverse proprietà private costringendo a combinare l’aspetto tecnico e quello di collaborazione con i soggetti interessati.
Le complessità generali hanno forse fatto aumentare i costi finanziati dalla Regione, in origine pensati nei termini di 1,9 milioni e ora, come scritto, saliti fino a 7 milioni.