Ruderi e decenni di abbandono: l'agonia dell'Asinara, isola fantasma
Centinaia di edifici del patrimonio regionale sono crollati. A Fertilia case occupate e distrutte dai vandaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tetti crollati, casolari inghiottiti dalla macchia mediterranea, vecchi edifici carcerari sbriciolati dal maestrale e da decenni di abbandono.
I gabbiani che volano sull'Asinara vedono un'isola fantasma, dove centinaia di costruzioni trasferite all'inizio del nuovo millennio dal Demanio statale alla Regione sono poco più che ruderi, ormai senza coperture, sgretolati dalla natura che si è ripresa i suoi spazi.
Resistono solo gli immobili (pochi) affidati al Parco nazionale: il verde del giardino di Palazzo Reale, la prima costruzione che si incontra subito dopo lo sbarco dal Sara D – il traghetto che collega l'isola a Porto Torres tre volte al giorno – è un'eccezione in un territorio di 52 chilometri quadrati dove è difficile trovare un edificio tutto intero.
Degli 800 immobili contenuti negli elenchi che l'Agenzia del Demanio ha consegnato a Regione Autonoma della Sardegna ormai venticinque anni fa, solo una piccola parte si regge ancora in piedi.
L'ultima ricognizione del patrimonio regionale all'Asinara parla di «150 fabbricati» e «448 terreni». Il resto è sprofondato pian piano tra olivastri e cespugli di lentisco.
L’articolo completo su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale