Recupero della costa all’Asinara: via i rifiuti del passato carcerario
Progetto da oltre 840mila euro per ripulire e riqualificare quasi 4 km di litoralePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Da Punta Trabuccato a Cala Reale, quasi quattro chilometri di costa di circa cento ettari di superficie nella parte centrale dell’Asinara di particolare interesse naturalistico e scientifico, oggetto di attività di ripristino delle “condizioni di naturalità” con rimozione di discariche che risalgono al passato carcerario.
Il progetto sul recupero ambientale costiero di Cala Reale che rientra nel più ampio intervento di “Adattamento ai cambiamenti climatici mediante interventi in aree degradate e territori costieri”, è stato finanziato all’Ente Parco nazionale dell’Asinara dal Ministero della transizione ecologica con fondi pari a oltre 842mila euro.
I terreni oggetto di intervento sono di proprietà del Demanio regionale, affidati per la valorizzazione alla Agenzia regionale Conservatoria delle Coste. Le porzioni di territorio in prossimità della costa, da Punta Trabuccato a Cala Reale, rappresentano un’area degradata legata alla gestione del periodo carcerario che ha lasciato un accumulo di rifiuti con degenerazione degli ecosistemi e dei servizi connessi. Cumuli di calcinacci, rifiuti di costruzione e plastiche, un inquinamento che ha provocato degrado incidendo sugli ecosistemi.
L’intervento si rende necessario per evitare la tendenza alla desertificazione, come rilevato dallo studio affidato al naturalista botanico incaricato Francesco Lecis. Il tratto interessato è attraversato da una strada asfaltata, costellata di edifici e strutture abbandonate, come a Cala Reale e la cappella di Trabuccato.
Gli interventi mirano a rafforzare la biodiversità e al ripristino della natura con conseguente contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici.
In particolare si interviene nell’area di Cala Reale, fronte stazione dei carabinieri, con una pedana multifunzionale sopraelevata in legno e una recinzione alta un metro per proteggerla dai cinghiali.
Il secondo intervento prevede un’altra recinzione in legno presso la Cappella di Trabuccato per tutelare l’habitat e l’area sul mare. Dietro a Cala di Trabuccato oltre a ripristinare il confine esistente, ovvero la manutenzione dei muretti a secco, oggi in stato di degrado e quindi facile passaggio per asini e cavalli al pascolo brado, si provvederà ad eliminare le reti metalliche.
Le azioni prevedono il riadattamento delle vie di accesso pedonale al mare al fine di evitare la dispersione dei visitatori e turisti che rappresentano una continua pressione impattante sugli habitat. Nella zona sono presenti anche i percorsi pedonali secondari creati dal passaggio degli animali, che saranno segnalati da pali in legno con realizzazione delle piccole aree funzionali che comprenderanno un ombrario in acciaio, panchine con tavoli e cartellonistica didattica con informazioni.
