Una palazzina a rischio crollo che da dieci mesi tiene in scacco i residenti di largo Sabelli alle prese con quello che definiscono «un vero martirio». L’edificio a due piani, un vecchio stabile che si trova nel quartiere di Monte Angellu a Porto Torres, presenta forti criticità e il dissesto statico di alcune pareti. L'area, interdetta dal mese di marzo 2023, era stata delimitata con transenne. Sembra poi che i proprietari si siano volatilizzati.

Il capogruppo sardista, Bastianino Spanu ha proposto la demolizione della struttura. «Considerando che il fabbricato è pericolante, sarebbe una delle alternative possibili» dice «oppure potrebbe essere acquisito come patrimonio comunale per essere destinato ad attività ludiche e culturali». Una strada difficile da intraprendere, secondo il sindaco Massimo Mulas.

«Perché non c’è una linea ben definita sulle proprietà» risponde «e per l’ente sarebbe troppo oneroso, se prendiamo atto che si tratta di un immobile sotto tutela perché ha oltre 50 anni».

Quindi per l’ente sarebbe antieconomico e difficile pianificarne la destinazione d’uso. «Pertanto stiamo cercando, insieme all’Ufficio Patrimonio, di far emergere i proprietari, affinché possano assumersi le responsabilità rispetto al bene in questione, il quale crea un disagio importante per la viabilità e la sicurezza».

Per scongiurare un eventuale pericolo per le persone, in accordo con il personale del comando di Polizia Locale, si era provveduto a interdire l’accesso alla palazzina ed a delimitare l’area prospiciente all’edificio che sorge su largo Sabelli, angolo via Mentana.

«Se non fosse stato così imponente e alto – aggiunge Mulas – avremmo potuto prendere in considerazione la possibilità di mettere in sicurezza lo stabile, almeno con una paratia, così da rendere di nuovo fruibile la strada. Ma le risorse da impiegare sarebbero davvero troppo onerose oltre misura rispetto alle nostre casse comunali, denaro che cerchiamo di impiegare per altre emergenze».

In attesa di risolvere le problematiche sulla proprietà dell’immobile, si auspica che la struttura non ceda completamente. 

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