«Le tariffe Tari 2025, approvate nell’ultima seduta della commissione Bilancio, confermano l’impostazione adottata dall’amministrazione già dallo scorso anno: coerenza, equità e attenzione ai reali costi del servizio. L’obiettivo è garantire una distribuzione più giusta del tributo tra i cittadini e rafforzare la capacità dell’ente di investire in servizi per la comunità». Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio del Comune di Porto Torres a seguito della decisione di facilitare le modalità di pagamenti, semplificando le procedure di riscossione e contrasto all’evasione che hanno aumentato le entrate Imu. Tra gli obiettivi strategici centrati vi è l’adozione di strumenti in grado di agevolare i cittadini nelle operazioni di pagamento. Poiché la Tari copre interamente i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’aumento dei contribuenti ha portato benefici diretti anche ai cittadini che adempiono regolarmente ai propri obblighi. Per le utenze domestiche, si è intervenuti solo con minimi arrotondamenti, lasciando le tariffe invariate rispetto al 2024. Per le utenze non domestiche, le tariffe rimangono significativamente più basse rispetto al 2023, grazie al meccanismo di “normalizzazione” introdotto lo scorso anno. Questo era stato reso possibile anche grazie a un avanzo di oltre mezzo milione di euro che aveva permesso di abbattere il piano economico-finanziario. Un segnale positivo è arrivato anche da alcune aziende che, dopo aver abbandonato il servizio comunale di conferimento rifiuti, hanno deciso di rientrare, ritenendo le condizioni di Porto Torres vantaggiose rispetto ad altre realtà del territorio. Ciò conferma la competitività del sistema anche nell’attrarre nuove attività economiche. «Nonostante l’aumento generale dei costi di gestione, siamo riusciti a confermare le tariffe Tari 2025 in linea con il 2024 - quindi più basse rispetto al 2023- spiega Carta - grazie a un’efficace lotta all’evasione che ha ampliato la superficie assoggettabile alla Tari, cresciuta di circa 90.000 mq dal 2021, e il numero delle utenze registrate, aumentate di circa 700 dal 2020. Un risultato importante, che conferma il principio “se tutti pagano, tutti pagano meno”».

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