Larve che piovono dal sottotetto, ogni giorno a decine, cadono sul pavimento del pianerottolo di una palazzina a tre piani, uno dei tanti edifici di edilizia residenziale pubblica costruiti in passato a Porto Torres, di proprietà di Area, l’Azienda regionale di edilizia residenziale abitativa. Succede nel quartiere del Villaggio Verde, in via della Libertà, al terzo piano dove si vive tra la disperazione delle famiglie, ormai da quattro anni alle prese con un problema di infestazione da insetti, tra umidità, cumuli di guano di uccelli e un proliferare di piccoli vermi che ogni giorno fuoriescono dalla botola di accesso alla soffitta.

Questa la situazione con la quale convivono due famiglie, sette persone che ogni giorno devono ripulire il pavimento e tentare di risolvere da sole le criticità di un ambiente insalubre e dalle condizioni di natura igienico-ambientale pericolose per la salute umana.

«Siamo preoccupati e disperati», spiega Antonina Milia, inquilina di 71 anni, che da 48 vive insieme al marito, persona fragile affetta da serie patologie, in una casa che non sente più sicura. «Ci siamo rivolti ad Area più volte, abbiamo sollecitato la bonifica perché la situazione sta peggiorando, siamo invasi di larve, vermi che ogni giorno dobbiamo raccogliere dal pianerottolo per evitare che entrino nelle nostre case». Nell’appartamento di fronte risiede una famiglia composta da cinque persone. Stesso incubo, tra ansie e preoccupazioni per i figli. «L’area è stata interdetta dai vigili del fuoco perché infestata, una mansarda che ospitava le vasche dell’impianto di riscaldamento ormai fuori uso, alcuni pezzi di legno. Quattro anni fa una tempesta di vento ha danneggiato la botola della soffitta e da quel giorno gli uccelli hanno trovato facile accesso», aggiunge Barbara Marongiu, un'altra inquilina del terzo piano. Colombe e piccioni che lasciano i loro escrementi, con il rischio di trasmissione di malattie. «Ci siamo rivolti anche al Comune, ma ci hanno detto che non era di loro competenza – prosegue – e noi siamo rimasti soli ad affrontare una grave criticità, costretti a pulire anche quattro volte al giorno senza soluzione. Ci abbiamo provato in tutti i modi, con insetticidi e isolanti per evitare di restare invasi da questi insetti, ma non siamo in grado di fare un intervento di bonifica».   

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