Porto Torres ospita "Radici di Sardegna"
Una tre giorni di musica, sapori e dibattitiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La splendida Corte della Tenuta Li Lioni riapre le sue porte, nelle giornate da venerdì 3 a domenica 5 settembre, e mette in vetrina la bellezza della tradizione sarda, consolidando il proprio appuntamento autunnale con la quarta edizione di “Radici di Sardegna”, la manifestazione organizzata a Porto Torres dall’Associazione Musicando Insieme per raccontare l’anima autentica dell’Isola attraverso la sua cultura, le sue musiche e i suoi sapori.
Tre giorni intensi dedicati ai libri, alla magia della musica corale e dei balli folkloristici, un’occasione per immergersi nello spirito genuino dei piatti tipici, tra spettacolo e gusto. Cuore pulsante dell’evento è “il giardino gastronomico” della Tenuta, uno spazio verde immerso tra gli ulivi, palcoscenico di incontri armoniosi tra ospiti d’eccezione, cantanti e musicisti sardi, mostre e maschere.
L’evento culturale, curato dal direttore artistico Donatella Parodi, si arricchisce della visita guidata alla necropoli di Su Crucifissu Mannu, il sito archeologico riconosciuto patrimonio dell’Unesco. Le serate saranno condotte da Emanuele Garau, cantante e interprete cagliaritano dei canti sardi.
La manifestazione si apre alle 18 con il dibattito dal titolo “Militarizzazione della Sardegna e il genocidio a Gaza: un legame da non ignorare” di Marco Santopadre, giornalista di quotidiani italiani come “Il Manifesto”, nato a Roma e residente in Sardegna, profondo conoscitore del tema dei popoli senza Stato.
Un’attenta e significativa riflessione sull’attualità a partire dal dialogo a cura di Benedetto Sechi, presidente del Flag Nord Sardegna con cui affronterà il tema legato al genocidio di Gaza. Il percorso culturale prosegue alle 19 con la presentazione del libro ““Che fizu ‘e ànima" di Emanuele Garau, artista poliedrico e studioso delle tradizioni popolari sarde. Seguirà il recital “Ammentende a Maria”, omaggio musicale intenso alla cantautrice e attrice Maria Carta, simbolo identitario della Sardegna, uno spettacolo di musica con Emanuele Garau, voce, accompagnato da Pier Paolo Cardia, pianoforte, Gian Luca Piras, launeddas, Corrado Ballocco, percussioni e con la partecipazione speciale di Clara Farina, nota attrice di teatro e poetessa di lingua sarda, di Maria Luisa Congiu, voce originale della musica sarda e l’appassionata interprete Natascia Capurro. Sabato 4 Ottobre dalle ore 18,00 alla Corte della Tenuta Li Lioni. I veri protagonista della seconda giornata dell’evento culturale saranno i medici scrittori, come Giovanni Manca, medico di medicina generale in pensione e Marcello Acciaro, direttore generale Asl Gallura: il primo è autore del romanzo dal titolo “Piazza Fiume” e il secondo del libro intitolato “Covid-19. Ho celebrato il funerale da vivo”. Un incontro con i professionisti della sanità che apriranno il dibattito in merito alla legge sul suicidio assistito, approvata di recente dalla Regione Sardegna, a cura del giornalista Gianni Bazzoni.
A seguire il racconto straordinario della storia del costume tradizionale di Villaurbana, tanto caratteristico da dare fascino a coloro che lo indossavano e ricchezza di colori al paesaggio sardo. Una ritorno al passato raccontato anche attraverso l’esibizione del gruppo di ballo sardo di Villaurbana.
Nella suggestiva cornice della Tenuta troverà spazio la presentazione del libro e video “L’incendio nel bosco grande” di Monica Pais della Fondazione Effetto Palla Odv, una onlus nata a marzo del 2016 con l’obiettivo di soccorrere e dare nuova vita agli animali abbandonati o senza proprietario. Sul palco anche l’esibizione del coro Ortobene, dell’Associazione culturale gruppo folk “Ortobene” e l’associazione “Su Bundu” di Orani, con le straordinarie maschere tradizionali realizzate di sughero colorato rosso, con lunghe corna, un grosso naso, pizzo e baffi, raffigurando un essere metà uomo e metà animale.
Domenica 5 Ottobre alle 10.30 alla Corte della Tenuta Li Lioni. La terza ed ultima giornata di Radici di Sardegna si aprirà alle 10.30 con un tuffo nella storia millenaria dell’isola, grazie alla visita guidata al sito archeologico Unesco di Su Crucifissu Mannu, per poi tornare a Li Lioni per assistere, alle 11.30, alla presentazione del libro di Glauco di Martino “Utopia. Viaggio attraversi se stessi”. Seguirà il concerto omaggio a Fabrizio De André con interpretazioni della famosa band Creuza de mä che farà da preludio per un pranzo condiviso. Nel pomeriggio, nuove emozioni con la memoria fotografica di Alberto Fratus, il ricordo del fotografo naturalista scomparso da tempo, un omaggio con una mostra, preziosa cornice della manifestazione, presentata dall’ingegnere Pier Paolo Congiatu.
A chiudere la serata sarà la suggestiva vestizione de Sa Sartiglia di Oristano, fino al gran finale con la musica dei leggendari Cordas e Cannas accompagnati dai balli dei gruppi folk Isfroris Enrico Fiori di Oristano e Intragnas di Porto Torres.