Solo una brutta sorpresa per le addette alle pulizie negli uffici postali di Poste Italiane. Un triste Natale senza stipendio e tredicesima mensilità per le cinque operatrici che prestano servizio a Porto Torres, che condividono la stessa condizione con le colleghe degli uffici di Poste Italiane nella Provincia di Nuoro e Città Metropolitana di Sassari.

Le lavoratrici, in totale circa 45, non hanno ricevuto né la retribuzione di dicembre né la tredicesima mensilità, ritrovandosi senza entrate economiche proprio durante le festività. Le operatrici sono tutte dipendenti di una ditta esterna che opera in appalto per Poste Italiane.

«Nonostante i ripetuti solleciti, dall’azienda non sono arrivate spiegazioni né comunicazioni ufficiali sui motivi del mancato pagamento. La situazione ha generato forte preoccupazione, considerando che molte di loro percepiscono salari già modesti, circa 200 euro al mese e alcune dipendono esclusivamente da quel reddito e già nei mesi precedenti i pagamenti erano arrivati in ritardo o parziali», spiegano i segretari di categoria, della Fisascat-Cisl di Sassari e Nuoro, Pierfranco Piredda e Giovanni Ganga, che hanno denunciato pubblicamente l’accaduto e avviato le procedure per tutelare le lavoratrici. Sono state coinvolte anche le istituzioni competenti, ma al momento non si registrano risposte risolutive.

Le criticità erano già emerse nel novembre 2023, con ritardi cronici nei pagamenti e ad essi si erano aggiunte condizioni operative scarse con mancanza di materiali (detergenti, attrezzature delle pulizie, la banale carta igienica), compromettendo l’igiene degli stessi uffici postali. Oltremodo si lamenta l’assenza dei camici identificativi l’azienda e di scarpe antinfortunistiche obbligatorie.

«Il pagamento della tredicesima è un obbligo legale per i datori di lavoro in Italia per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, a tempo indeterminato, determinato, part-time, stabilito da Accordi Interconfederali e recepito dai Contratti Collettivi Nazionali», osservano Piredda e Ganga. «Le lavoratrici raccontano di colleghe in lacrime non potendo fare la spesa e i regalini per i propri figli e nipoti. Atto vile e crudele che compromette la dignità delle persone», raccontano i segretari della Fisascat-Cisl di Sassari e Nuoro. «Desta sconcerto l’assoluto silenzio della Committente (Poste Italiane) in merito al pessimo servizio erogato e delle problematiche delle lavoratrici del comparto, che si ricorda non si può e si deve limitare a dare in appalto ad aziende specializzate, ma deve anche verificarne la qualità del servizio e la tutela dei lavoratori in esse impiegate».

La vicenda riaccende l’attenzione sulle criticità del sistema degli appalti, dove i ritardi nei pagamenti finiscono spesso per ricadere sugli anelli più deboli della catena, lasciando i lavoratori senza certezze e senza tutele concrete. I sindacati chiedono un intervento immediato affinché vengano garantiti gli stipendi arretrati e affinché situazioni simili non si ripetano, soprattutto in periodi delicati come quello natalizio.

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