Maestosa, brutta e persino inutile. Il Terminal crociere, la tensostruttura Lunardi che sorge davanti al porto commerciale di Porto Torres, è una delle opere incompiute più datate la cui funzionalità resta ancora tutta da chiarire. Il sindaco Massimo Mulas ha sollecitato il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche, per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna al fine di portare a termine gli interventi di completamento dell’edificio.

«Ci hanno risposto che non ci sono risorse per completare i lavori e neppure i fondi per demolirla - ha detto il primo cittadino - smantellarla non è possibile e neppure spostarla, perché è quasi completa di impianti, macchinari e strutture interne funzionanti. Oggi sarebbe impensabile e antieconomico lo spostamento. L’unica cosa da fare sarebbe rimangiarsi l’investimento milionario impiegato per costruire l’opera, ma questo non è possibile».

È la risposta del primo cittadino alla segnalazione del capogruppo sardista, Bastianino Spanu che ha proposto di smontare e trasferire nel porto industriale l’enorme struttura, realizzata al 93 per cento dalla società Lakit che nel 2010 si era aggiudicata i lavori assegnati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, senza mai portarli a termine. La stessa società era stata sottoposta a procura fallimentare dopo una serie di vicende giudiziarie. L’incompiuta era stata finanziata con fondi pari a 3 milioni e 281mila euro dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite il Provveditorato interregionale. Uno stabile “ingombrante” che male si inserisce nel contesto dell’area portuale, tra la banchina Dogana Segni del porto commerciale e la stazione marittima “Nino Pala”, la zona in cui è sorto il Polo intermodale.

«Una volta che il provveditorato terminerà l’opera, essendo situata all’interno del perimetro dell’area portuale dovrebbe rientrare nella competenza della Port Authority – ha spiegato Mulas - ma ha già anticipato che non se ne farà niente, perché fuori dalle aree sterili. Una situazione complicata che ci crea difficoltà. È certo che il posizionamento fronte mare di quella struttura è davvero fuori da ogni logica». 

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