Porto Torres, facciate che si sgretolano: pericolo nella palazzina di via Ariosto
Pezzi di cemento si sono staccati dal cornicione, l’ordinanza del sindaco richiama i proprietari: «Intervenire entro 30 giorni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Fabbricati ed edifici che cadono a pezzi, facciate prive di interventi di manutenzione che mostrano i segni del degrado. Il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, ha emesso l’ennesima ordinanza nei confronti dei proprietari di una palazzina di 4 piani di via Ariosto dove i vigili del fuoco hanno rilevato la necessità di interventi urgenti per il ripristino delle parti pericolanti.
Nella relazione si evidenzia che da un cornicione, posto all’ultimo piano del fabbricato, sono cadute alcune porzioni cementizie sul marciapiede della via pubblica, nella quale hanno anche accesso diverse autorimesse. Inoltre in diversi punti di tutte le facciate della costruzione sono evidenti lesioni diffuse all’intonaco, nelle pensiline, negli stipiti, nei marcapiani e nei parapetti.
Le squadre del 115 intervenute sul posto hanno riscontrato anche profonde fessurazioni verticali in diversi pilastri, sia alla base che in altezza e, a seguito della rimozione di alcune porzioni di intonaco lesionato che li rivestivano, si è rilevato che i ferri di armatura sono notevolmente ossidati. Gravi criticità anche nelle pensiline di alcuni balconi all’ultimo piano, seriamente lesionate, e la muratura di tamponamento sulla facciata principale che in alcuni tratti appare non ben ancorata alla travatura di sostegno.
I vigili del fuoco hanno rimosso dalla facciata principale le parti di imminente pericolo di caduta e delimitato le aree sottostanti con nastro segnaletico, ma si ritiene estremamente urgente far posizionare, nelle zone interessate, opere a tutela ed a protezione delle persone in attesa che siano fatte verifiche approfondite su tutte le fessurazioni e lesioni visibili.
Nel frattempo il provvedimento del sindaco ordina i proprietari delle abitazioni interessate ad intervenire nell’immediato entro 30 giorni dalla notifica della ordinanza.