Porto Torres, campi estivi “no smartphone” per gli adolescenti: «Un’opportunità per “disintossicarsi”»
Presentati i progetti dell’associazione Max Dance alla presenza del sindaco MulasPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Vacanze senza smartphone, una fiera del gioco lontani dalla tecnologia per restare connessi solo con la bellezza della natura migliorando il benessere psicofisico dei giovanissimi con progetti e attività che stimolino il confronto umano, il contatto con le bellezze naturali e la creatività.
È l’obiettivo della Max Dance A.S.D, associazione di Porto Torres che, dal 2017, organizza iniziative variegate rivolte soprattutto ai ragazzi, coinvolti in laboratori ricreativi, sportivi e campi estivi, tutti studiati in base alle specifiche esigenze espresse dagli adolescenti.
Le prossime attività, programmate dell’associazione a partire dal mese di giugno e destinate a giovani di tutta la Sardegna, sono state illustrate oggi, 3 aprile, nel Palazzo del Marchese, sede istituzionale del Comune turritano nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco Massimo Mulas, il Presidente della Max Dance Massimiliano Rozzo e il Direttore del Camping Baia Paradiso di Badesi Giancarlo Pala.
In particolare, l’associazione ha presentato i campi estivi che nel periodo compreso tra il 16 giugno e il 29 agosto permetteranno a minori dai 6 ai 17 anni di vivere 5 giorni immersi nella natura nel Camping del gruppo Bella Sardinia affacciato sulla spiaggia gallurese di Li Junchi a Badesi. Attività sportive e di gruppo, laboratori di arte, condivisione di spazi, bagni in mare o in piscina, il tutto stando lontani dallo schermo di uno smartphone o di un tablet. I dispositivi digitali, infatti, sono banditi, salvo i due momenti della giornata previsti dal regolamento per telefonare ai propri familiari. I gruppi di ragazzi saranno seguiti h24 dagli operatori dell’associazione Max Dance.
«Oggi viviamo in un’epoca di iperconnessione – ha dichiarato il sindaco Massimo Mulas – e per i ragazzi l’uso eccessivo della tecnologia può avere conseguenze negative sullo sviluppo cognitivo e sulla capacità di socializzazione. Iniziative come questa, che uniscono finalità educative, sociali e orientative, offrono un’importante opportunità di “disintossicazione” dal digitale, sostituendolo con attività all’aria aperta e momenti di confronto autentico con i propri coetanei. Siamo davvero grati all’associazione Max Dance, una vera eccellenza turritana, per l’attenzione e l’impegno dedicati a questa fascia d’età, che rappresenta il nostro futuro. Da parte nostra, stiamo investendo tantissimo proprio nelle strutture scolastiche e sportive affinché ragazze e ragazzi abbiano maggiori e più adeguati spazi dove crescere, esprimere la propria personalità e coltivare le proprie inclinazioni».
«Negli ultimi sette anni – ha sottolineato Massimiliano Rozzo – oltre 2.650 ragazzi, provenienti da 25 Comuni della Sardegna e da diverse altre parti d’Italia, hanno partecipato ai nostri campi estivi, rendendosi conto di quanto sia divertente e rilassante abbandonare per qualche giorno il mondo virtuale del web e dei social network per vivere esperienze genuine con i propri coetanei dal mattino alla sera. Per molti giovani, il campo estivo rappresenta un’occasione per ampliare i propri orizzonti, crescere e sviluppare la propria identità. Il nostro obiettivo è anche quello di responsabilizzarli, favorire la loro autonomia e sensibilizzarli sulle tematiche ecologiche attraverso laboratori ambientali. Uno dei più originali sarà quello tenuto da Lello Cau che guiderà i ragazzi alla scoperta delle costellazioni, raccontando miti e leggende legate all’astronomia».
«Siamo entusiasti di ospitare nella nostra struttura progetti di questo genere – ha concluso Giancarlo Pala – perché evidenziano il valore della collaborazione tra istituzioni, associazioni e realtà del territorio, fondamentali per favorire una crescita sana ed equilibrata delle giovani generazioni. Il nostro obiettivo è offrire non solo attività, ma anche emozioni, valori ed esperienze che possano lasciare un segno nel percorso di crescita di ragazze e ragazzi».