Porto Torres, battelli elettrici mai utilizzati chiusi in un capannone industriale
Progettati per accompagnare i turisti da Cala d’Oliva a Cala Sabina. Fermi da 4 anni, secondo una perizia tecnica non sono idonei all’utilizzo in marePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono rimasti fermi in porto per quattro lunghi anni, chiusi in un cantiere navale dei fratelli Polese senza mai sperimentare un viaggio in mare. Eppure i battelli elettrici erano stati progettati e costruiti per accompagnare i turisti da Cala d’Oliva a Cala Sabina, un servizio di trasporto sull’isola dell’Asinara per alleggerire il traffico su strada. Attualmente le due unità navali, battezzate Cala Reale e Cala d’Oliva, si trovano custodite all’interno di un capannone di proprietà del Consorzio provinciale industriale. Il risultato della perizia tecnica, affidata all’ingegnere Luigi Scotti per conoscere le condizioni dei mezzi, sembra escludere la possibilità di poterli utilizzare in mare.
In base alle valutazioni tecniche il Comune avrebbe dovuto stabilire come usare i battelli o se cederli ad altri comuni. Una storia infinita lunga 15 anni, cominciata nel 2008 quando l'amministrazione comunale di Porto Torres partecipò al “Bando fonti rinnovabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile nelle isole minori”, del Ministero dell’Ambiente, aggiudicandosi il finanziamento pari a 492mila euro. Da allora ebbe inizio un iter complesso, a partire dalla costruzione presso il cantiere della ditta Agromare con sede ad Angri, in provincia di Salerno. In seguito ad un primo collaudo nel 2014, al passaggio di proprietà al Comune nel 2016 e quindi alla loro iscrizione nei registri navali, i battelli arrivarono a Porto Torres a metà agosto 2017, per essere sperimentati nelle acque del porto dopo una settimana.
Invece per altri problemi i battelli, dotati di pannelli fotovoltaici e in grado di trasportare 24 persone, sono rimasti in porto con costi di deposito e gestione ulteriori. Uno spreco di denaro pubblico contestato a più riprese, ma senza soluzione. Prima dell’affidamento definitivo del servizio, tramite bando, per garantire il trasporto dei turisti nelle spiagge dell’isola dell’Asinara, i due battelli dovevano superare un periodo di prova di 14 mesi. Ma l’avviso non è mai stato pubblicato e le imbarcazioni sono rimaste nel cantiere dei fratelli Polese, prima di essere trasferiti, circa due anni fa, nel capannone industriale.