Nuovi investimenti per oltre 123 milioni di euro per l’infrastrutturazione di opere portuali, in fase di progettazione, per riqualificare lo scalo marittimo di Porto Torres, che comincia a cambiare volto attraverso le opere già compiute (13 milioni di euro), altre in corso di realizzazione (52milioni di euro), sommper un ammontare di circa 200 milioni di euro capaci di migliorare l’efficienza operativa del porto e al sua integrazione con la città. A fare il punto sugli interventi infrastrutturali portuali e le prospettive future, il nuovo commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, Domenico Bagalà, che ha risposto alla chiamata della commissione Portualità del Comune di Porto Torres, presieduta da Gavino Ruiu e richiesta dal consigliere Bastianino Spanu.

«La chiave di svolta per questo territorio potrebbe essere rappresentata dalla piattaforma logistica del Nord Ovest della Sardegna, opera da 86 milioni di euro che, con la realizzazione di una vasca di colmata nel tratto di bacino portuale tra la radice della diga di sopraflutto ed il pontile dei Prodotti secchi Eni, consentirà l’utilizzo del banchinamento e spazi per il comparto merci e per nuove iniziative produttive», spiega il commissario Bagalà, che si dichiara pronto a puntare sulla cantieristica nautica per creare più posti barca, «un potenziale con fattore moltiplicatore elevato, settore che perseguiremo con tutte le energie trovando i fondi necessari per raggiungere l’obiettivo». La prua è rivolta anche verso le crociere nel Mediterraneo, settore che ha fatto riscontrare un feedback positivo con l’ultimo scalo della Costa Fascinosa. Alla riunione, convocata ieri mattina, presso la sala consiliare del municipio, alla presenza del sindaco Massimo Mulas, i singoli commissari, il comandante della Capitaneria, Mirko Orrù, l’ingegnere e il segretario generale dell’AdSp, Marco Mura e Natale Ditel, il consigliere comunale di Alghero, Michele Pais, il commissario Bagalà ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Ministero, Regione, Comune, Port Authority, Consorzio industriale e Autorità marittima, per costruire un pacchetto da offrire agli investitori. «Intendo commissionare uno studio per implementare strumenti di marketing per capire chi vorrà investire nell’area portuale – è la sua decisione - in un momento propizio da un punto di vista geopolitico, in cui vogliamo orientare le nostre scelte alle richieste di mercato». A rilanciare è il segretario dell’AdSp, Natale Ditel, con la proposta di un Accordo di Programma tra pubbliche amministrazioni, quali Port Authority, Comune e Consorzio industriale «per mettere la prima pietra sulla vasca di colmata». Opera che avrà una capacità di 2,3 milioni di metri cubi e riceverà il materiale di escavo del porto civico. La struttura modulare consentira l’utilizzo del banchinamento a stralci funzionali, fino al completamento per una piattaforma logistica, il punto focale della politica di Bagala', condivisa con tutti gli attori coinvolti. Lo scalo assume già una dimensione moderna con le opere realizzate, a partire dalle sale passeggeri nei moli di Ponente e Asi (1,5milioni); la nuova illuminazione nei porti commerciale e industriale (800mila euro); il Travel Lift in fase conclusiva di collaudo (5,6 milioni) e il Centro servizi (4 milioni). Il commissario ha confermato il rispetto del cronoprogramma per la realizzazione dell’Antemurale di Ponente, opera strategica per l’incremento del traffico in sicurezza, un intervento da 36 milioni di euro che ha superato 20 prescrizioni, compreso l’ultimo monitoraggio ante operam del Santuario dei cetacei, che ha fatto slittare l’avvio dei cantieri al 30 settembre. Il piano di posa proseguirà fino al 30 dicembre prossimo, e all’inizio del 2026 avrà inizio il trasferimento dei primi cassoni da Piombino, con i lavori che, presumibilmente, termineranno nel dicembre 2027 per una durata di 30 mesi. In corso di realizzazione anche l’impianto idraulico per la cattura dell’energia del mare “Millepiedi” (3,8 milioni), opera nata dall’intervento di ripristino di un cassone danneggiato, con l’installazione suo interno di una macchina idraulica innovativa in grado di produrre energia sfruttando il moto ondoso e infine l’elettrificazione delle banchine, con impianto per il collegamento elettrico delle navi in sosta (13 milioni).  

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