Pontificale, scambio di chiavi tra i sindaci di Sassari e Porto Torres
Il passaggio fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell'intero complesso religioso, e il parroco della basilica, è un rito che risale a diversi secoli fa
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Scambio delle chiavi della chiesa tra il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas e il primo cittadino di Sassari Nanni Campus, un rito che si è compiuto nella basilica di San Gavino al termine del Pontificale presieduto da monsignor Antonio Tamponi, vicario della diocesi di Sassari.
Davanti ai massimi rappresentanti delle due municipalità è avvenuta la riconsegna delle chiavi della basilica al parroco pro tempore don Michele Murgia. Il passaggio fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell'intero complesso religioso, e il parroco della basilica, è un rito che risale a diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all'autorità cittadina e l'immediata riconsegna era segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso.
La cerimonia è seguita al Pontificale celebrato nella chiesa dove hanno risuonato le note dei cori dei Cantori della Resurrezione e del gruppo corale della parrocchia, nel giorno della Festha Manna che racconta la storia dei tre Martiri Turritani, le vicende del soldato Gavino, del presbitero Proto e del diacono Gianuario, una testimonianza di fede che nasce più di 1700 anni fa, oggi ancora viva e ben visibile grazie alle suggestive chiesette a picco sul mare, ai resti dell'antica città romana e alle reliquie dei santi custodite nella maestosa basilica romanica di San Gavino.
“I Protomartiri sono semi fecondi che hanno generato con il loro sacrificio il frutto della fede – ha detto monsignor Tamponi - e la loro morte violenta è divenuta generativa di una vera comunità di discepoli della quale oggi rappresentiamo la preziosa eredità".
Con la Festha Manna si chiudono le celebrazioni dedicate ai Protomartiri.