Il consiglio comunale di Ossi, nella seduta del 18 novembre ha approvato il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex cementificio di Scala di Giocca e della ex cava di Su Padru. Un passaggio decisivo che segna l’avvio formale di un percorso condiviso tra il Comune di Ossi, il Comune di Muros e la società Roncello Capital Srl,  incaricata dello sviluppo dell’intero progettoideatoda Roncello Capital e progettato dall’architetto Paolo Belloni del Politecnico di Milano. Il piano rappresenta la prima proposta concreta e organica di recupero di un’area che, negli ultimi decenni, è stata oggetto di progressivo abbandono nonostante il suo rilevante valore storico, economico e paesaggistico. La costruzione del cementificio di Scala di Giocca iniziò negli anni ’50, alimentato da due cave: Su Padru (Ossi) e Cane Chervu (Muros). Inaugurato nel 1957 dalle Cementerie di Sardegna (poi Italcementi), lo stabilimento fu per decenni uno dei più importanti in Italia, arrivando a impiegare fino a 1000 lavoratori tra gli anni ’60 e ’70. Il cementificio contribuì profondamente allo sviluppo economico e sociale del territorio, favorendo la nascita di attività commerciali e una significativa crescita demografica. Dopo la progressiva riduzione della produzione e la definitiva chiusura nel 2013, sono rimasti inutilizzati circa 180 ettari di territorio – 90 nel Comune di Ossi e 90 in quello di Muros – privi di una prospettiva di recupero e riqualificazione. Dopo anni di tentativi e ipotesi rimaste incompiute, la società Roncello Capital ha avviato un percorso di confronto con i Comuni di Ossi e Muros, presentando una proposta di sviluppo denominata Parco Tecnologico Energetico Rinnovabile (PTER), articolata in tre grandi linee di intervento: Polo tecnologico ed energetico; realizzazione di una hydrogen valley e di un datacenter e produzione di energia rinnovabile tramite pannelli solari collocati all’interno della cava, senza impatto paesaggistico. Inoltre è prevista l’installazione di sistemi di accumulo energetico; produzione di idrogeno verde da Syngas e coltivazione sperimentali di microalghe per la produzione di oli vegetali. E ancora lo sviluppo agrituristico e rurale
con ampliamento delle coltivazioni esistenti di vigneti e oliveti; realizzazione di nuove strutture dedicate all’attività agrituristica; camere per il pernottamento, spazi per eventi e percorsi esperienziali. Il terzo step prevede educazione, cultura e turismo: realizzazione 
di percorsi didattici, attività culturali legate ai beni archeologici presenti nella zona e interventi rivolti alla valorizzazione del paesaggio e della storia industriale del sito. Il protocollo di intesa definisce anche una serie di opere pubbliche di compensazione richieste dal Comune di Ossi, tra cui strada e parcheggi laterali al Campo Sportivo Walter Frau; collegamento viario tra via Demartis e via Tempio, realizzazione di un vascone antincendio nella circonvallazione di Litterai; concessione condivisa dell’acqua di Su Tuvu e attivazione di una Comunità Energetica Rinnovabile. Il progetto è stato presentato alla cittadinanza il 14 novembre durante un’assemblea pubblica alla presenza del sindaco di Ossi, dei rappresentanti di Roncello Capital e dell’architetto Paolo Belloni, che ha illustrato nel dettaglio le fasi operative. Ora, dopo l’approvazione in Consiglio comunale si procederà alla firma ufficiale del protocollo davanti ai cancelli del cementificio, alla presenza dei sindaci di Ossi e Muros e dei rappresentanti dell’azienda. La firma del protocollo rappresenta un momento storico per Ossi e Muros: un impegno formale che avvia un percorso di riconversione di una vasta area industriale e che può generare importanti ricadute economiche e occupazionali, con nuove opportunità sia per figure tecniche e specializzate sia per professionalità di medio livello. Si tratta di un intervento complesso, che richiederà un piano di attuazione quinquennale, ma che apre la strada a un progetto innovativo, sostenibile e capace di restituire valore a spazi da troppo tempo privi di prospettiva. 

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