Olmedo, il sindaco: «Subito un tavolo tecnico sulla crisi idrica della Nurra»
Un cronoprogramma di incontri tra le istituzioni locali e regionali per trovare una soluzionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Questa è l’occasione per affrontare con la necessaria determinazione la crisi idrica, una delle più gravi emergenze che ci trasciniamo da decenni, una problematica che ritorna e mette a dura prova l’economia, dall’agricoltura al settore primario, compresi i centri abitati, e che richiede interventi significativi ancora più importanti rispetto a quelli già avviati dall’assessorato regionale ai Lavori Pubblici».
Il sindaco di Olmedo, Toni Faedda, conferma la necessità di un tavolo tecnico permanente sulla emergenza acqua, un cronoprogramma di incontri tra le istituzioni locali e regionali per trovare una soluzione alla siccità che sta particolarmente colpendo la Nurra e il Nord Ovest della Sardegna. Una posizione in linea con quanto richiesto dal Comitato Zonale Nurra, presieduto da Tiziana Lai.
«Alla luce di quanto deciso dai rappresentanti istituzionali, in occasione dell’assemblea pubblica, del 30 luglio scorso nella borgata algherese di Guardia Grande, si chiede che venga onorata la promessa fatta ai cittadini durante l’incontro e l’immediato avvio del tavolo tecnico di crisi idrica, e che a questo siano chiamati a partecipare, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria agricole anche i rappresentanti dei comitati delle borgate.».
Per il sindaco di Olmedo «è arrivato il momento di attuare politiche di gestione dell’acqua. «In tutta la Nurra ci sono condotte ormai obsolete che manifestano perdite significative – aggiunge il sindaco Faedda – e noi dobbiamo cogliere l’ooportunità dei fondi Pnrr senza perdere tempo. Lo dissi allora, il 30 luglio in quella assemblea, e lo ribadisco con forza ora». Il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, sottolinea l’importanza di adottare tecniche di irrigazione del settore primario per combattere la siccità agricola.
«In relazione ai cambiamenti climatici, oggi ci troviamo ad affrontare una situazione simile a quella che si presentò sette annifa.-sostiene il Cacciotto- quindi per risparmiare l’acqua è’ necessario pensare a quale tipo di agricoltura vogliamo in futuro nel Nord Sardegna che ci deve portare a fare ragionamenti differenti e pensare di coltivare varietà più resistenti alla siccità, migliorando la salute del suolo con una agricoltura organica e conservativa».
