Ha trascorso 33 anni della sua vita in carcere, ha fatto parte di una feroce cosca della n’drangheta ed è stato condannato all’ergastolo per diversi omicidi: Santo Barreca, 57 anni, detenuto modello del carcere di alta sicurezza di Nuchis, ha ottenuto la libertà condizionale.

L’uomo è uscito dal penitenziario gallurese ieri mattina.

Il magistrato di sorveglianza di Sassari ha accolto tutte le richieste del difensore Antonella Cuccureddu.

Barreca, nel corso degli anni, dopo il suo arrivo nell’Istituto tempiese, era diventato uno dei personaggi simbolo del progetto di reintegrazione dei detenuti di Nuchis (molti dei quali ergastolani) voluto dalla ex direttrice, Carla Ciavarella.

L’ormai ex boss calabrese ha seguito diversi corsi universitari, ha fatto teatro e lo scorso anno era uscito con un permesso di tre giorni dal penitenziario.

Inoltre aveva il permesso di recarsi nel fine settimana in alcune case di riposo della Gallura, per svolgere attività di volontariato.

I giudici hanno scritto che Barreca ha compiuto: “percorso di revisione critica del proprio vissuto criminale”.
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