Nicola Pasquarelli, ucciso a bastonate e bruciato a Sassari: la procura chiede 20 anni per Fiori
In abbreviato, lo scorso anno, Fiori era stato assolto dal gup per non aver commesso il fatto. Dopo l’impugnazione, la pm ha ribadito in secondo grado le proprie richiestePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oltre tre ore e mezzo di discussione, oggi in Corte d’Appello a Sassari, per il processo sull’omicidio di Nicola Pasquarelli. Il pensionato 78enne venne bastonato e ucciso, e poi bruciato nella pineta di Piandanna, davanti al Centro ecologico, nell'agosto 2023.
L’unica persona accusata nella vicenda è il 50enne sassarese, Antonio Luigi Fiori, indicato da Aurora Addis, persona che frequentava entrambi, come esecutore del gesto, e che però morì un mese dopo gli eventi. L’atto era scaturito in un contesto di estremo degrado, aggravato dalla tossicodipendenza.
In abbreviato, lo scorso anno, Fiori era stato assolto dal gup per non aver commesso il fatto. La procura ha impugnato la decisione e, in secondo grado con la pm Lara Senatore ha ribadito oggi le proprie richieste: 20 anni di reclusione. Poi hanno discusso l’avvocato difensore Marco Palmieri, e le parti civili rappresentate dai legali Michele Galia, Vittorio Delogu e Gianni Emilio Censori.
La corte, presieduta da Salvatore Marinaro, a latere Maura Nardin, e composta poi dalla giuria popolare, ha rinviato al 2 febbraio 2026 per le repliche.
