Un uomo dalla doppia personalità. Educato, gentile e, di nascosto, orco. Sarebbe questo il profilo di un 52enne dell’hinterland sassarese a processo con l’accusa di aver sottoposto per oltre un anno una 13enne a violenze sessuali.

Ieri in tribunale a Sassari, con il rito abbreviato, si è tenuta una prima udienza dal gup Gian Paolo Piana che ha ammesso la costituzione di parte civile del padre della giovane, assistito dall’avvocata Gabriela Pinna Nossai, e rinviato ad aprile per decidere su quella della madre, il cui difensore è Bastianino Ventura.

Secondo le accuse l’uomo, dopo aver intrecciato nel capoluogo turritano una relazione sentimentale con la mamma di 62 anni della vittima, avrebbe, tra il 2021 e il 2023, iniziato a molestare la minorenne palpandola nelle parti intime e tentando anche di baciarla.

Sarebbe stato sempre molto accorto nel non farsi scoprire e abile nel manipolare tutti, approfittando anche delle remore della giovane a rivelare il suo tormento. Finché la ragazzina non ha trovato il coraggio di parlarne con la sorella e il padre, dando così l’avvio alla denuncia e al procedimento in corso.

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