Una velocità massima di sette nodi e una media di trasferimento di 4-5 nodi con “Faventibus Ventis”, il motto usato dalla storica nave scuola Palinuro per augurare il viaggio “con il favore dei venti” . Come ieri mattina, quando alle 10.30, la splendida goletta, orgoglio della Marina Militare Italiana, dopo delicate manovre di attracco ha toccato la banchina Teleferica dello scalo marittimo di Porto Torres.

A bordo 84 persone di equipaggio e pronta ad ospitare circa 40 allievi tra quelli della Marina, ma anche i giovani soci della Lega navale italiana e dell’Associazione nazionale marinai d’italia, che entrano in contatto con la tradizione marinaresca e toccano con mano le tecniche di navigazione a vela di una prestigiosa e antica imbarcazione.

A governare il veliero è il capitano di fregata Gian Luca Montella, 42 anni di La Spezia, entrato nel percorso di formazione dell’Accademia Navale all’età di 18 anni e da soli tre giorni al comando della goletta, icona della formazione nautica. La cerimonia di assunzione del comando è avvenuta a Mahon, nell’isola di Minorca, da cui la nave ha mollato gli ormeggi in direzione dello scalo turritano.

«Porto Torres si inquadra nell’ambito della 61° campagna estiva di istruzione, un programma addestrativo che svolge due compiti principali, – spiega il comandante Montella - il primo quello di addestrare il personale sottufficiale della marina militare italiana, in particolare i nocchieri di bordo, il secondo è quello di portare i valori della marina in  giro per il mondo. E in questa seconda attività rientra anche il porto turritano».

Seguiranno i porti di Cagliari, Viareggio, Napoli, Milazzo e La Spezia, dove a novembre di concluderà la campagna di formazione. Oltre 160 porti e migliaia di visitatori. Ogni anno la Palinuro accoglie gli studenti della Scuola Sottufficiali di Taranto, ma anche i cadetti della Scuola Navale F. Morosini di Venezia e altri appassionati di vela. «Una esperienza formativa unica e di crescita professionale per i tanti giovani, come per gli studenti dell’Istituto Nautico Paglietti, che possono imbarcarsi attraverso le associazioni Anmi e Lega navale, oppure provare la strada dei concorsi disponibili per ufficiali e sottufficiali», aggiunge il comandante.

Il comandante della Palinuro, Gian Luca Montella, a Porto Torres (foto Pala)

Un laboratorio con un mix imponente di vele, per un totale di mille metri di tela, manovrate da 17 chilometri di corde. A bordo tutto è rimasto come prima, una storia lunga oltre novant’anni, che si legge anche attraverso i nomi dei comandanti che si sono succeduti negli anni, tutti elencati in una targa, dal 1955 ogni anno aggiornata ad ogni cambio di comando. Costruita nel 1934, l’imbarcazione con i suoi 69 metri di lunghezza entrò a far parte della flotta italiana nel 1951, divenendo nave scuola Palinuro, il nome del nocchiero della nave di Enea, grande marinaio. E ancora oggi il veliero desta meraviglia con la sua eleganza, tra legni laccati e cime di ottone. «Il nostro motore è come una grossa barca a vela, il timone è quello antico del 1934 e la cosa tipica di questa nave sono le modalità con cui si impartiscono i comandi, - sottolinea il capitano di fregata Montella -  perché la visibilità è poca e la manovra vera e propria si effettua nella controplancia, nella estrema poppa da cui partono gli ordini». Nella plancia anche il quadrato ufficiali, l’ambiente condiviso nei momenti in cui si consumano i pasti e quando si svolgono gli eventi di rappresentanza. «L’impatto emotivo di una nave di questo tipo è molto forte», commenta Gian Luca Montella, nel suo approccio al comando di una delle regine della Marina. «Si  ritorna a sentire quel sapore di mare antico, tra vele e rumore delle onde che sulle navi grigie non si avverte».

Le visite sulla meravigliosa goletta sono programmate per oggi, domenica 14 settembre, dalle 15 alle 19, lunedì sempre alla stessa ora e martedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. 

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