Dopo il primo storico incontro avvenuto a Palma nel 2024, l’esecuzione congiunta de El Cant de la Sibil·la, dramma liturgico medievale, nelle versioni di Alghero, Barcellona, Maiorca e Valencia ha illuminato la cattedrale di Santa Maria. Arte e storia, sacralità e lingua, si sono fuse in un’unica voce che rinnova il legame profondo tra i Paesi catalani.

Ma cos’è El Cant de la Sibil·la a les Catedrals de la Mediterrània? È la rappresentazione di un momento di altissimo valore simbolico: le quattro Sibille delle cattedrali affacciate sul Mediterraneo si uniscono in un abbraccio di fratellanza e condivisione. Un potente segno di amicizia tra comunità legate non solo dal mare che le unisce, ma da un patrimonio spirituale e culturale condiviso che le chiese locali hanno scelto di rivitalizzare con rinnovato vigore.

Il Mediterraneo diventa così non solo spazio geografico, ma ponte di culture, lingue e tradizioni che si riconoscono e si celebrano reciprocamente. L’evento, capace di toccare le corde più intime dell’identità culturale e spirituale di questa terra, ha rappresentato la voce viva di secoli di fede, memoria e resistenza culturale. Venerdì Alghero ha ospitato un doppio appuntamento: la mattina, nella Sala Capitolare della cattedrale di Santa Maria, si è tenuta una tavola rotonda moderata dal responsabile dell’Ufficio della Generalitat ad Alghero Gustau Navarro Barba, con la partecipazione del vescovo Mauro Maria Morfino, di Don Pere Oliver (Cattedrale di Maiorca), Pere Lluis Biosca (Coro Francesc Valls Cattedrale di Barcellona), Luis Garrido (Cappella della Cattedrale di Valencia) e Giuseppe Calaresu per il Coro Polifonico Algherese.

La serata, aperta dal Coro Polifonico Algherese, ha offerto un emozionante viaggio musicale con le quattro esecuzioni del Cant de la Sibil·la: Nadia Akaarir i Tomàs per Maiorca, Mariona Llobera i Trias per Barcellona, André Padilla Velasco per Valencia e Gabriele Catalano per Alghero. L’esecuzione, accompagnata dal Coro Polifonico Algherese e dall’Ensemble Arte in Musica, è stata arricchita dai brani strumentali di Stefano Garau, Riccardo Collu e Ugo Spanu, anche direttore artistico della manifestazione, con la regia di Simone Gelsomino, il design di Tonino Serra e le luci di Attilio Lombardo.

L’evento, promosso dalla Diocesi di Alghero-Bosa e organizzato dal Coro Polifonico Algherese, è stato finanziato dall'Assessorato regionale al Turismo, con il contributo e patrocinio del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari nell’ambito del programma Salude & Trigu

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