"Donne, sport e inclusione”, convegno della Confcommercio Nord Sardegna
Questa mattina i lavori di un evento che rientra in un progetto europeo(foto Marras)
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Abbattere le barriere storiche e i pregiudizi per ottenere la parità tra uomo e donna non solo nello sport.
Questa mattina l'aula magna del Convitto Nazionale Canopoleno ha ospitato il convegno “Donne, sport ed inclusione” organizzato dalla Confcommercio Nord Sardegna in collaborazione con l'istituto sassarese. Un appuntamento che rientra all'interno del progetto EPF (European, Plural, Femenine) finalizzato alla promozione del processo di integrazione europea concentrandosi sui principi fondamentali della non discriminazione e sull'uguaglianza di genere, del quale proprio Confcommercio è capofila e partner attuatore.
«La Confcommercio ha sposato questo progetto internazionale per l'integrazione e la parità di diritti tra uomo e donna in Europa – ha detto Sebastiano Casu, presidente Confcommercio Nord Sardegna, aprendo i lavori – parità che è purtroppo latente, e ne conosciamo bene le origini e i motivi. Noi faremo di tutto per cercare di modificare la situazione. Un'iniziativa che seguiamo da un anno, con conferenze che hanno oggetti diversi, ma che vanno tutti a cercare di stimolare nella società un'attenzione maggiore ai diritti delle donne».
«Il Canopoleno ha accolto questa iniziativa in continuità con quelle già realizzate presso la nostra scuole negli anni precedenti – ha aggiunto Stefano Manca, dirigente scolastico dell'istituto – inoltre le tematiche trattate rientrano a pieno titolo nelle iniziative scolastiche legate alla crescita dei nostri allievi e nella recente disciplina dell’educazione civica».
Conclusi i saluti istituzionali da parte di Vannina Masia, presidente della commissione comunale per i problemi sociali, l'incontro è entrato nel vivo con la presentazione di un report su sport e parità di genere presentato da Alberto Marrone direttore della Confcommercio Nord Sardegna. «Parliamo in particolare di sport e di donne, cercando di mettere in evidenza, anche grazie alla collaborazione degli studenti, quella che è la situazione femminile nell'attività sportiva e dirigenziale».