Defibrillatori ad Alghero, Mulas: «Chi fa la manutenzione?»
Il presidente della commissione consiliare Sanità: «Avere dispositivi funzionanti, in una città turistica, è un dovere»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La manutenzione dei defibrillatori ad Alghero non può essere lasciata al caso». È l’appello di Christian Mulas, presidente della Commissione Consiliare Sanità, che richiama l’attenzione su un tema cruciale per la sicurezza pubblica.
Il defibrillatore di Largo San Francesco, installato il 24 dicembre 2016 grazie alla giunta Bruno e a diverse associazioni, è da anni un presidio salvavita strategico, collocato in posizione ben visibile sul muro del Banco di Sardegna. «In una città turistica come Alghero – sottolinea Mulas – la presenza di dispositivi funzionanti nei punti più frequentati, come piazze, spiagge e aree portuali, non è solo auspicabile, è un dovere».
Il presidente ricorda che «un defibrillatore, per essere davvero utile, deve funzionare sempre: servono controlli periodici, sostituzione delle batterie e materiali di consumo, oltre alla verifica delle connessioni con il 118».
Ad oggi, però, non è chiaro chi sia incaricato della manutenzione del dispositivo di Largo San Francesco, né con quale frequenza vengano effettuati i controlli. La Legge 116/2021 stabilisce l’obbligo di defibrillatori funzionanti in tutte le Pubbliche Amministrazioni con almeno 15 dipendenti a contatto con il pubblico, e ne promuove l’installazione in luoghi ad alta frequentazione. In questa direzione, nell’aprile 2024 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dallo stesso Mulas, per acquistare 20 nuovi dispositivi da destinare a uffici pubblici e aree turistiche. «A distanza di mesi – denuncia Mulas – quell’ordine del giorno non è stato ancora attuato. La tutela della salute pubblica non può conoscere ritardi. Un defibrillatore non funzionante è come una porta chiusa in faccia a chi sta lottando per vivere».