Il Nord della Sardegna scende in piazza per denunciare l’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio le campagne, soprattutto del nord-ovest della Sardegna e, in particolare, nella Nurra. Dalle istituzioni non sono arrivate risposte sul Piano di gestione idrica chiesto da Coldiretti e molti bacini sono sempre più a secco.

Ecco perché l’associazione tiene accesi i riflettori e, attraverso una nuova protesta, vuole sollecitare interventi urgenti da parte della Regione.

L’appuntamento è per mercoledì 19 febbraio, dalle ore 9.30 di fronte alla Diga del Cuga (Punto di ritrovo alla Casa Cantoniera di Scala Cavalli - https://maps.app.goo.gl/H3ckJJY3ZLU2k7u29), uno dei bacini più critici dell’Isola, ridotto a un rigagnolo a causa della grave siccità.

Secondo Coldiretti Sardegna, i dati parlano chiaro: i bacini idrici della zona sono al di sotto dei livelli di guardia, con alcuni completamente prosciugati. “Il caso più eclatante è proprio il bacino del Cuga, un tempo risorsa fondamentale per il comparto agricolo, oggi simbolo di una crisi che rischia di compromettere irrimediabilmente il settore primario del territorio”.

Per questa ragione, agricoltori, allevatori, i vertici di Coldiretti Nord Sardegna, esponenti dei Consorzi di bonifica interessati e i vertici dell’Anbi, si riuniranno di fronte alla diga per testimoniare la drammatica realtà che stanno vivendo le campagne del territorio e ribadire l’urgenza di interventi strutturali per la gestione dell’acqua in Sardegna.

Dopo la manifestazione, una delegazione di Coldiretti sarà ricevuta dal Prefetto di Sassari, Grazia La Fauci, per illustrare quelle che sono le preoccupazioni del mondo agricolo.

(Unioneonline/Fr.Me.)

© Riproduzione riservata