Consiglio sulla sanità ad Alghero, Pais: «Bartolazzi assente, una scelta irrispettosa»
Per Christian Mulas, presidente della commissione Sanità, i numeri e i fatti parlano chiaroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Michele Pais, capogruppo Lega, commenta con amarezza l’esito della seduta di Consiglio comunale ad Alghero interamente dedicata alla sanità del territorio. «Non solo non si è presentato l’assessore regionale alla Sanità – spiega Pais – ma neppure il capo di gabinetto ha ritenuto opportuno partecipare. Una scelta che considero irrispettosa nei confronti del Consiglio comunale e della città di Alghero, che avrebbe meritato risposte chiare sulla politica sanitaria per il Nord Ovest della Sardegna».
Secondo Pais, l’assessore avrebbe potuto illustrare la visione del governo regionale per il futuro della sanità territoriale e, soprattutto, spiegare le ragioni dell’unico atto compiuto finora: «L’annullamento delle deliberazioni del precedente governo regionale, con cui si disponeva la costruzione dei nuovi ospedali di Alghero e di Sassari. Una decisione gravissima – sottolinea – di cui gli algheresi ancora non hanno pienamente compreso la portata. Quegli atti rappresentavano la risposta sanitaria dei prossimi cinquant’anni».
Durante la seduta, i direttori generali della Aou e della Asl di Sassari hanno confermato la prosecuzione delle attività programmate e l’utilizzo di circa 40 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale degli ospedali Civile e Marino. «È importante ricordare – aggiunge Pais – che questi investimenti derivano da finanziamenti del precedente governo regionale di centrodestra».
Per Christian Mulas, presidente della commissione Sanità, i numeri e i fatti parlano chiaro: «Il reparto delle nascite è ancora chiuso, la Cardiologia e la Pediatria operano solo 12 ore al giorno, e molti reparti soffrono per la cronica mancanza di personale medico, pur apprezzando gli sforzi dei vertici e le nuove assunzioni. I concorsi vanno deserti e i nostri professionisti resistono in condizioni difficilissime», sottolinea il presidente. Non tutto però è negativo: tra le eccellenze che continuano a garantire risultati di rilievo, è stata ricordata la Chirurgia 2 sotto la guida del dott. Carlo Pala e il suo team, che con circa 600 interventi e 800 ricoveri l’anno, rappresenta un punto di riferimento provinciale.
Tuttavia, l’imminente scadenza dei contratti dei quattro chirurghi a convenzione del 31 dicembre si rischia di compromettere il futuro stesso del reparto. «Non possiamo permettere che un presidio che funziona venga lasciato senza medici. È indispensabile intervenire subito per garantire continuità operativa e tutelare i professionisti che tengono in vita il nostro ospedale», prosegue Mulas in allarme per il trasferimento dell’Ospedale Marino dall’Aou all’Asl. «Parliamo di una struttura che, con una sola sala operatoria, ha effettuato oltre 1300 interventi ortopedici in un anno, attirando pazienti da tutta la Sardegna e dal continente. È un’eccellenza che non vogliamo venga smantellata».
