I tesori naturali del Parco nazionale dell’Asinara hanno sofferto per troppo tempo di incuria burocratica e a distanza di ben nove anni, da quando l’Ente godeva di una guida e di una governance efficiente, si apre la strada per dare una scossa con nomine che ne permettano l’operatività.

L’istituzione della Comunità del Parco nazionale dell’Asinara rappresenta un passo importante. La Comunità è un organo di indirizzo e di programmazione, la “benzina” per consentire ad una macchina di viaggiare, un cammino lungo per consentire ad altri organi che compongono la governance di salire a bordo e raggiungere la meta, lo sviluppo di un’isola ricca di biodiversità. Intanto c’è soddisfazione all'indomani della convocazione della Comunità del Parco da parte della presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde.

«Per troppi anni abbiamo assistito a un evidente disinteresse nei confronti di una risorsa che è centrale non solo per Porto Torres, ma per tutto il Nord Sardegna», dice Valdo Di Nolfo, consigliere regionale del gruppo Uniti per Alessandra Todde.

«Il prossimo passo fondamentale è la nomina del Presidente del Parco, figura che auspico possa rappresentare il territorio turritano. Porto Torres, infatti, offre competenze specifiche che non possono essere trascurate». E ancora: «Questo è un incarico strategico per definire le direttrici di crescita e guidare finalmente la piena valorizzazione dell’Isola dell’Asinara e di tutto il territorio».

«Credo con convinzione - aggiunge Di Nolfo - nella necessità di coinvolgere, nelle scelte strategiche, i sindaci delle città che si rapportano col Parco Asinara, patrimonio che può esprimere tutto il suo potenziale solo attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i territori che la vivono e che sono strategicamente affacciati su quel golfo».

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