«Non esiste un nuovo reparto, non esistono posti letto aggiuntivi e non esiste nemmeno l'ausilio di ulteriori medici. Di nuovo c'è soltanto il nome, quello di “Chirurgia 2”. Un’unità operativa dal nome accattivante che sembrerebbe esistere soltanto nei comunicati a mezzo stampa. Perché di fatto Chirurgia 2 consiste in una manciata di posti letto ricavati dalla Chirurgia generale».

È la denuncia della consigliera regionale del M5s Desirè Manca, che questa mattina si è recata all'ospedale Civile di Alghero per effettuare un'ispezione a sorpresa, durante la quale è stata accompagnata dal direttore generale della struttura.

«Si dovrebbe smettere di vendere favole ai sardi. Non è possibile assistere a una tale mistificazione della realtà: quotidianamente vengono diffuse a mezzo stampa buone notizie, che poi, attraverso ispezioni, testimonianze, documenti e dati alla mano, sembrerebbe non corrispondano esattamente a quanto concretamente verificato ed emerso dalle ispezioni».

«La realtà è ben diversa – spiega la consigliera – all'interno del reparto di Chirurgia generale dell'Ospedale civile, un reparto di diciotto posti letto di degenza più uno, cinque di questi vengono adesso dedicati agli interventi programmati. La coperta è sempre la stessa, troppo corta, e dedicare cinque posti letto ad un'altra attività non equivale ad annunciare l'istituzione di una Chirurgia 2. Anche perché fino ad oggi i medici che fanno i salti mortali sono sempre gli stessi: tre più uno con limitazioni di orario».

«Analizzando il lato pratico – prosegue Manca – : quattro medici dell'ospedale di Alghero stanno facendo grandi sacrifici per garantire l'attività del reparto di degenza e all'interno di questo reparto verranno ricoverati anche i pazienti che si sottoporranno ad interventi programmati, come ad esempio la mastectomia, che venivano eseguiti anche prima».
»Non c'è stato alcun potenziamento in termini di organico e non sono stati reclutati nuovi medici – la conclusione – . Inoltre, sorprendono le dichiarazioni del consigliere Marco Tedde, il quale auspica che la Chirurgia 2 venga dotata di dotazioni tecnologiche per interventi robot assistiti, dal momento che dimentica di considerare che anche i robot hanno bisogno di medici che indichino loro come operare».

(Unioneonline/v.l.)

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