Non luogo a procedere per peculato e messa alla prova per guida in stato di ebbrezza. È questa la decisione del Gup di Sassari, Giuseppe Grotteria, nei confronti di Salvatore Masia, sindaco di Cheremule, accusato di aver guidato in stato di alterazione alcolica l’auto di servizio del Comune, una Renault Megane Tech.

L’episodio risale al marzo dello scorso anno: Masia si mette alla guida del mezzo comunale per recarsi ad Ardara, dove si doveva formalizzare l’assunzione di un segretario comunale. Al ritorno, però, il viaggio prende una piega disastrosa: lungo la 128 bis, nei pressi di Mores, il primo cittadino tampona una Lancia Delta, finisce contro un guardrail e poi contro un palo della luce.

Fortunatamente, nessuna conseguenza per la conducente dell’altra vettura, ma i danni all’auto del Comune sono stati ingenti. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno rilevato un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti per il sindaco, allora 50enne.

Il procedimento giudiziario, avviato in seguito all’incidente, si è concluso oggi: il giudice ha archiviato l'accusa di peculato, mentre ha disposto la messa alla prova per sei mesi per la guida in stato di ebbrezza, con una sanzione di 800 euro.

Nel frattempo, Masia ha iniziato a risarcire personalmente i danni subiti dall’auto del Comune, che – ironia della sorte – aveva guidato per la prima volta proprio quel giorno.

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