Castelsardo nella “Rete sarda degli Alberi Monumentali”
L’intesa sottoscritta il 20 novembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il 20 novembre, l’assessore all’Ambiente del Comune di Castelsardo, Christian Speziga, ha sottoscritto l'accordo per la costituzione della Rete Sarda degli Alberi Monumentali (R.S.A.M.). Si tratta di un iniziativa importante, promossa in collaborazione con Anci Sardegna, che mira alla tutela e valorizzazione del prezioso patrimonio arboreo sardo. La firma è avvenuta durante il convegno internazionale "Radici d'Europa", presso il Parco di Iscuvudé a Illorai. Castelsardo al momento ha due alberi monumentali inseriti nell’elenco italiano del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: un Leccio Quercus ilex L. dalla circonferenza fusto di 435 centimetri con un’altezza di 11 metri in località Cesaru, oltre ad un olivastro Olea europaea subsp. Oleaster con circonferenza fusto di 450 centimetri e altezza 15 metri in località Salasciu. Quest’ultimo si trova a soli 30 metri dalla storica chiesa campestre di S. Maria di Salasciu, documentata fin dal 1321 e appartenente all’insediamento medioevale di Salasciu nella Curatoria di Anglona, Giudicato di Torres e antica Diocesi di Ampurias, vicinissimo all’altro spettacolare monumento naturale della Roccia dell’Elefante da pochi mesi riconosciuto bene Unesco. “Sono i testimoni viventi di storia che è passata sotto le loro fronde èrappresentano anche uno scrigno incomparabile di biodiversità, un habitat ideale, da salvaguardare, un monumento all’ambiente, dimostrando la possibilità di resistere e di sopravvivere. Stiamo per proporreall’Agenzia Forestas l’inserimento di altri alberi secolariche potrebbero rientrare nelle caratteristiche minuziose degli alberi monumentali , arricchendo così la biodiversità da tutelare con elementi di pregio del nostro territorio. La sottoscrizione dell’accordo alla Rete Sarda degli Alberi Monumentali è importante per rafforzare latutela del patrimonio arboreo, la possibilità di accedere a contributi e finanziamenti; sviluppare nuove forme di promozione turistica sostenibile con percorsi che guideranno cittadini e visitatori alla scoperta degli alberi monumentali”, ha spiegato Christian Speziga.
