Trentasette anni, sassarese, residente nelle campagne del capoluogo turritano. È l’identikit dell’uomo che, secondo le accuse, avrebbe vandalizzato con la scritta “Blow” decine di beni architettonici e di altri stabili di pregio di Sassari a fine ottobre 2024.

A individuarlo la polizia locale che, delegata dall’autorità giudiziaria, ha perquisito l’abitazione del sospettato rinvenendo 88 bombolette di vernice spray, due bidoni di pittura acrilica al quarzo, materiale vario utilizzato per mettere a segno le condotte illecite, numerose firme “Blow” impresse con vernice su fogli a sfondo bianco identiche a quelle presenti nelle facciate degli immobili danneggiati, materiale vario utilizzato per mettere a segno le condotte illecite.

Per il trentasettenne è scattata la denuncia per reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, e di imbrattamento di beni culturali e paesaggistici, reato quest’ultimo punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a diecimila euro.

Le presunte azioni del sospettato risalgono al 27 ottobre 2024 quando l’uomo avrebbe vandalizzato con vernice spray, e con la scritta “Blow”, le facciate di alcuni immobili di interesse architettonico, storico e religioso presenti nel centro storico cittadino tra piazza Santa Caterina (la facciata laterale della omonima chiesa), via al Duomo, piazza Duomo (tra cui la facciata laterale della chiesa di San Giacomo) via Decimario, via Frigaglia, via Castelvì.

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