Asinara, via ai lavori di riqualificazione nell’ex carcere di Fornelli
Obiettivo: la riapertura ai visitatori la prossima estatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha segnato la storia dell’isola Asinara, carcere duro per detenuti sottoposti al 41-bis, l’ex penitenziario di massima sicurezza a Fornelli sarà interessato da interventi di recupero e messa in sicurezza, un piano di riqualificazione per il rifacimento di tutti i prospetti del piazzale esterno.
Dopo la pubblicazione della gara, l’Agenzia regionale Conservatoria delle Coste affiderà nei prossimi giorni di gennaio, alla ditta Imped, i lavori di ristrutturazione del cortile d’ingresso della struttura, la sostituzione del cancello, oltre alla sistemazione del corridoio che conduce alle celle nel braccio nord, le stesse che negli anni Settanta ospitarono i maggiori esponenti delle Brigate Rosse e di Cosa Nostra.
Gli interventi – 590mila euro – con un crono programma di 180 giorni, prevedono inoltre il rifacimento degli intonaci, la sistemazione dei bagni pubblici, la sostituzione del cancello principale rispettando il modello originale e la scritta “Fornelli”. Oggetto di ristrutturazione anche una vecchia cappelletta all’interno del braccio sud, con recupero di colonne ioniche decorate da cornici di pregio sulla facciata. La più temuta diramazione del supercarcere dell’isola diventerà un centro visite e luogo per ospitare entro l’estate 2026 eventi culturali e manifestazioni di rilievo come il festival del cinema “Pensieri e Parole”, una trasformazione resa possibile grazie ad un finanziamento regionale pari a 900mila euro, che non esclude l’intervento di ulteriori risorse per completare il programma dei lavori di recupero dell’intera struttura quadrangolare.
Circa 8000 metri quadrati di superficie, uno dei luoghi di maggiore interesse storico dell’Asinara, inserito nel “Museo del Presente – Falcone e Borsellino”, riferimento culturale e civile per la promozione della legalità, insieme alla Casa Rossa della Foresteria che ospitò nel 1985 i due giudici uccisi da Cosa Nostra, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e il bunker di Cala d’Oliva, un’adesione formalizzata dalla Regione che segna un passaggio di rilievo nella costruzione dell’Asinara, quale contenitore di storia e di memoria attiva.
L’intero edificio ha subito nei mesi scorsi un intervento di bonifica e rimozione dall’amianto, un piano che ha interessato anche altre strutture sottoposte a lavori di recupero da parte della Conservatoria delle Coste. A pieno regime anche gli interventi di recupero nell’ex carcere di Campu Perdu e Caserma Monda e l’edificio della Marina, aggiudicato alla ditta Venezia per un importo di 1 milione e 631mila euro. In questo modo si completa il recupero degli immobili in uso all’Ente Parco nazionale dell’Asinara, con destinazione ad ospitalità istituzionale e per scuole residenziali di alta formazione, in collaborazione con il Comune e l’Università di Sassari e di Milano.
