Stop ad ogni attività di pesca (anche subacquea) e ancoraggio in un’area di 530 ettari dell’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo. Il provvedimento, a carattere emergenziale, chiamato “Operazione Patriarchi” è in vigore da oggi, è stato presentato da Amp  e Direzione Marittima del Nord Sardegna. Un passo necessario per proteggere una specie, la Savalia savaglia nota come falso Corallo nero.

Come ha sottolineato il presidente dell’Ente, Francesco Lai «una misura di salvaguardia – ha sottolineato – dovuta alla scoperta straordinaria di una popolazione sottomarina di Savalia Savaglia di oltre mille anni  e al contempo al ritrovamento di numerose attrezzature da pesca che la hanno completamente capitozzata. Queste piante, o meglio  animali,  hanno vita lunghissima ma se vengono toccati e tagliati non ricrescono più. Obbligatorio quindi tutelarle, per ora fino al 31 ottobre,  anche per consentire di effettuare e proseguire negli studi».

 L’ordinanza firmata questa mattina interdice completamente le attività di pesca professionale  e sportiva nel canalone tra Tavolara e Molara. «Inciderà moltissimo sulla tutela di ciò che non vediamo e si ora perché in estate la situazione degenera soprattutto per la pressione antropica e per l’incremento della presenza di yacht – ha detto il Direttore Marittimo, Ganluca D’agostino -  La prima azione sarà fino alla fine di ottobre e poi ci sarà un disciplinare definitivo con soluzioni che si stanno discutendo come i campi boe o posizionamento dinamico delle unità».   

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