L’iter per il treno a idrogeno va avanti e ottiene anche l’autorizzazione unica ambientale. Tutto ciò mentre la commissione consiliare speciale istituita per approfondire il progetto, si deve ancora riunire.

L’incontro è infatti fissato per questa mattina alle 11: all’ordine del giorno l’audizione dell’ingegnere Zedda dell’Arst, per l’illustrazione del progetto. «Allora ci viene da chiedere al sindaco del Comune di Alghero, Raimondo Cacciotto, cosa ha fatto per la tutela del territorio e per i diritti dei cittadini lesi del diritto alla partecipazione ai processi decisionali?», si domandano i comitati.

«Non stanno costruendo un laghetto qualsiasi, ma stanno spendendo oltre 300 milioni di euro per la costruzione di un tratto di ferrovia di 6,8 km con relativo acquisto dei mezzi locomotori e la creazione di un polo industriale in area agricola finalizzato alla produzione dell’idrogeno». Parrebbe che il Comune non abbia espresso nessuna posizione contraria al progetto e he non abbia riportato nessuna delle legittime preoccupazioni dei suoi cittadini ne sui temi ambientali ne tanto meno sulla questione paesaggistica.

«Le uniche e risicate osservazioni poste sono state "banalissime" questioni tecniche sul tracciato», incalzano i comitati di borgata e le associazioni che avevano chiesto e ottenuto la costituzione di una commissione speciale proprio per tentare di approfondire e correggere un progetto «che così come è stato concepito non è utile a nessuno, è dannoso per il territorio, calato dall’alto e non da risposte alla mobilità dell’area vasta».

Nel frattempo i comitati hanno lanciato un appello alla presidente della Regione, Alessandra Todde, chiedendo la rimodulazione del fondi.


 

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