Sintomo di un grosso traffico di cocaina ad Alghero o episodio occasionale? I tre arresti compiuti dalla polizia di Stato, lo scorso 28 aprile, hanno portato nei giorni scorsi alla convalida della misura cautelare in carcere a Bancali da parte del gip Sergio De Luca. Rimane l’interrogativo sulla reale dimensione del presunto spaccio di droga, di cui i tre sono accusati, e che la settimana scorsa ha condotto gli agenti a sequestrare 200 grammi di cocaina e oltre 22.000 euro in contanti, una parte dei quali rinvenuta in una perquisizione successiva.

Due di loro, un quarantasettenne e una cinquantacinquenne, sono originari del Sud America ma vivono in Spagna mentre il terzo, di 65 anni e anch’esso residente in Spagna, proviene dal continente americano. Il trio è stato fermato dagli agenti, che avevano notato i movimenti sospetti degli stranieri, dopo un supposto scambio di droga e denaro che sarebbe avvenuto nei giardini pubblici algheresi. La coppia più giovane, difesa dalle avvocate Ignazia Maria Antonella Spanu ed Elisabetta Sotgia, si trovava in città con un’automobile a noleggio e avrebbe asserito, durante l’udienza di convalida, di trovarsi in Sardegna per ragioni turistiche e di non avere nulla a che fare con lo smercio di sostanze stupefacenti.

Diversa la posizione della persona più anziana, assistita dal legale Marco Palmieri, che avrebbe scagionato gli altri due sostenendo di aver ricevuto la droga a Sassari. Tutti loro avevano con sé più di un cellulare. Le dichiarazioni dei tre non hanno evidentemente convinto il giudice che ha confermato la misura mentre gli avvocati stanno preparando un’istanza di riesame, anche in considerazione del fatto che i loro clienti sono tutti incensurati.

© Riproduzione riservata