Uno strumento per promuovere, monitorare e valutare la qualità dei servizi educativi per i bambini dai 0 ai 6 anni. Alghero è tra i primi Comuni in Sardegna ad aver costituito il Coordinamento Pedagogico Territoriale e nel futuro c’è in programma un Festival internazionale di pedagogia. Nei giorni scorsi, presso il salone di rappresentanza del sindaco, è stato presentato alle realtà economiche e sociali della città il lavoro fin qui svolto, alla presenza del primo cittadino Mario Conoci, dell’assessora ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione Maria Grazia Salaris e del dirigente Alessandro Alciator.

Hanno aderito al Comitato Pedagogico di Alghero quattro scuole statali, l’asilo comunale, quattro materne comunali e quattro asili privati per un totale di dodici enti scolastici. A coordinare la realizzazione del progetto è stata chiamata la Fondazione “Infinitopuntozero”.

A distanza di un anno dall’istituzione, il Coordinamento Pedagogico di Alghero ha fatto il punto alla presenza non solo dei rappresentanti dell’amministrazione ma anche di rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria, numerosi imprenditori, rappresentanti di enti del terzo settore e di alcuni enti di rilevante importanza per Alghero, come il Consorzio industriale e Porto Conte Ricerche. Erano presenti tutti i rappresentanti delle scuole della città, le assolute protagoniste nella realizzazione del progetto pedagogico. Queste realtà avvieranno ora la seconda fase dei lavori attraverso percorsi formativi di qualità per tutte le insegnanti del territorio e il coinvolgimento delle famiglie e di tutti gli enti che lavorano con la prima infanzia, affinché l’intera città sia coinvolta nel progetto. «L’obiettivo è ambizioso: far diventare Alghero luogo di riferimento nazionale per la cultura dell’infanzia e realizzare un Festival internazionale di pedagogia che possa attrarre visitatori da tutta Italia», afferma l’assessora Salaris. «Anche perché un buon amministratore deve guardare non di anno in anno ma deve pensare di programmare a medio e lungo termine per le nuove e future generazioni».

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