Ha riaperto nella nuova sede di via Sila l’ufficio postale di Santa Maria La Palma. Una inaugurazione attesa da tanto tempo, che colma un grave disservizio lamentato più volte dai residenti della borgata. «L’apertura odierna della sede di Santa Maria La Palma nei nuovi locali», commenta il direttore della filiale provinciale di Poste Italiane di Sassari Marcello Lepuri, «conferma l’attenzione di Poste Italiane nei confronti delle esigenze della comunità della frazione algherese e più in generale si inserisce nell’ottica degli obbiettivi che qualificano il progetto Polis, ovvero il mantenimento dei presidi aziendali e lo sviluppo dell’offerta nelle aree interne e nei comuni con meno di 15.000 abitanti».

In provincia di Sassari il progetto coinvolge 87 uffici postali di altrettanti comuni. A due anni dall’inizio del progetto, sono già 52 i cantieri completati mentre in 2 sedi gli interventi sono attualmente in corso di realizzazione. «La riapertura dell’ufficio postale di Santa Maria La Palma», dice il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, «rappresenta un importante passo per migliorare i servizi essenziali alla cittadinanza e ridurre le distanze tra agro e centro città».

Il gruppo consiliare di Forza Italia ricorda che si tratta di un percorso avviato dalla precedente amministrazione, con l'ex assessora al Demanio Giovanna Caria «la quale, all'indomani della sospensione del servizio, ha lavorato insieme con l'allora dirigente Michele Fois per fornire prontamente una soluzione, individuando l'immobile da destinare al nuovo ufficio».

Grande soddisfazione è stata espressa pure dal presidente del Consiglio comunale, Mimmo Pirisi. «Si tratta di un risultato importante, frutto di un lavoro corale e continuativo che ha visto l’impegno della precedente amministrazione Conoci e il prezioso contributo del Comitato di Borgata di Santa Maria La Palma e del Comitato Zonale della Nurra. Un ringraziamento va anche all’onorevole Di Nolfo che ha garantito attenzione e impegno per un utilizzo più armonico ed efficiente dei beni regionali presenti nelle borgate».

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