Seminari, conferenze, corsi e attività collaterali: il 34° anno accademico dell’Università delle Tre Età di Alghero (Ute) si apre con un programma ricchissimo e di alto valore culturale e umano.

L’Ute ormai divenuta una vera istituzione cittadina, è un punto di riferimento per tutte le persone dai 18 anni in su che desiderano ampliare le proprie conoscenze, confrontarsi e condividere esperienze di crescita. «Fare comunità nella conoscenza, dare valore a tutte le età della vita, contaminandosi»: è questo lo spirito che ha animato la cerimonia di inaugurazione, giovedì scorso, in una sala gremita di studenti, docenti, autorità e cittadini. Applausi per gli interventi della presidente, professoressa Marisa Castellini, e per il Vescovo Mauro Maria Morfino, che ha sottolineato il valore comunitario e umano dell’esperienza Ute. «Questa istituzione non sarebbe potuta esistere senza una comunità coesa», ha detto, riconoscendo l’importanza di un percorso che negli anni ha favorito la crescita culturale e sociale della città.

La presidente Castellini ha ripercorso le tappe salienti dei 34 anni di attività, ricordando la figura di Monsignor Corrias, fondatore e primo promotore dell’iniziativa, e ringraziando il direttivo, i docenti, gli iscritti e i simpatizzanti che continuano a dare linfa vitale all’Università. Non sono mancati i saluti istituzionali con le assessore Raffaella Sanna e Maria Grazia Salaris, poi l'assessore Enrico Daga e il consigliere Michele Pais. La presentazione dei docenti dei numerosi corsi collaterali ha chiuso la serata, aprendo ufficialmente un nuovo anno di incontri, approfondimenti e viaggi alla scoperta delle ricchezze del territorio e oltre. Le attività didattiche iniziano già da questo martedì.

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