Aerei, i fondi raccolti per trattenere Ryanair finiscono nelle casse di Alitalia
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Dovevano servire per convincere Ryanair a fare marcia indietro. Invece - un po' a sorpresa - finiranno nelle casse di Alitalia, EasyJet, Volotea e le altre compagnie scelte dalla Sogeaal per tamponare la voragine lasciata dagli irlandesi. I soldi del "Fondo per il sostegno del traffico aereo", raccolti durante l'inverno dalla Confcommercio del nord Sardegna, verranno utilizzati come stampella per i vettori che hanno deciso di programmare nuove rotte nell'aeroporto di Alghero durante l'estate. I 500mila euro messi sul piatto dagli imprenditori sardi verranno distribuiti alla fine dell'anno, quando si potranno tirare le somme di una stagione che - per ora - sembra destinata a un calo del traffico passeggeri.
LE TRATTATIVE «Attraverso la Sogeaal, abbiamo presentato la nostra iniziativa a tutti i vettori aerei interessati allo scalo Riviera del Corallo, Ryanair compresa», racconta Stefano Visconti, presidente della Confcommercio del nord Sardegna. Dal quartier generale di Dublino però non è arrivata nessuna risposta positiva. Così i contributi sono stati dirottati verso i concorrenti. «Compagnie low cost e tradizionali, come Alitalia che ha programmato voli verso Barcellona e Parigi. Poi Wizz Air su Katowice e Varsavia, EasyJet su Ginevra, Blu Air su Torino, Volotea su Genova e Venezia, Smart Wings su Praga. Il fondo è stato definito erroneamente come "salva-Ryanair", non certo da noi. Il suo scopo, già dall'origine, era chiaro: recuperare il traffico aeroportuale», spiega Visconti.
IL CASO Ironia della sorte, una parte consistente di questi contributi è destinata a finire anche nelle mani di Alitalia, che da anni ha ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi contro la Ryanair, accusata di falsare il mercato con i contratti di co-marketing. Una guerra fatta di ricorsi al Tar - come quello vinto dalla società italiana per avere accesso agli accordi tra il vettore low cost e gli aeroporti - e pressioni sul governo: da mesi l'irlandese Michael O'Leary chiede di abbassare le tasse aeroportuali, in parte destinate a sostenere la cassa integrazione dell'ex compagnia di bandiera.
IL FONDO E LA GIUNTA Un braccio di ferro che non interessa alla Confcommercio del nord Sardegna: «Ora entra nel vivo la fase di stesura dei contratti con i vettori aerei, per impiegare le risorse finanziarie a disposizione», dice Visconti, che ha il rammarico di non aver visto nessun bonifico da parte dell'amministrazione regionale: «Il presidente Pigliaru aveva promesso di incrementare, raddoppiandola, la somma raccolta. Alle parole non sono seguiti i fatti, e di questo il comparto imprenditoriale è molto deluso». La Regione - attraverso l'ufficio stampa della Giunta - conferma l'impegno, ma i soldi non verranno investiti direttamente sul fondo: si interverrà sui Comuni (Alghero è uno di questi), che saranno capofila in diversi progetti di destagionalizzazione. Poi c'è un altro sostegno: una campagna di comunicazione per l'aeroporto Riviera del corallo (verrà presentata nei prossimi giorni) da 1,4 milioni di euro.