Ad Alghero i primi passi per la reintroduzione del gipeto e dell’avvoltoio monaco in Sardegna
Le due specie, storicamente presenti nell’Isola, si sono estinte come nidificanti negli anni SessantaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si è concluso il 9 maggio il meeting tecnico organizzato nell’ambito del progetto LIFE Safe for Vultures, che ha riunito ad Alghero esperti internazionali e rappresentanti istituzionali per discutere della reintroduzione del gipeto e dell’avvoltoio monaco in Sardegna, due specie storicamente presenti sull’isola ma estinte come nidificanti rispettivamente nel 1961 e nel 1967/68.
L’incontro, durato tre giorni e ospitato negli spazi del Quarter in largo San Francesco, ha rappresentato un momento cruciale per la definizione delle basi scientifiche e strategiche di un piano di reintroduzione. Il progetto, che si inserisce nel solco dei risultati già raggiunti con LIFE Under Griffon Wings, mira ora a ricostruire una comunità completa di avvoltoi nell’isola, che includa anche queste due specie scomparse. Tra i promotori dell’iniziativa figurano il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, l’Agenzia Forestas, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation – quest’ultima anche organizzatrice dell’evento.
Durante la prima giornata, i partecipanti provenienti da Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Svizzera e Bulgaria hanno effettuato visite tecniche sul campo nelle aree di Monte Minerva, Silva Manna e nel Bosano, per una valutazione diretta dell’habitat e del potenziale ambientale per la reintroduzione. L’8 maggio è stato dedicato a workshop paralleli sullo studio di fattibilità per la reintroduzione, culminati in una sessione plenaria di confronto. I lavori hanno poi approfondito lo stato attuale delle minacce per gli avvoltoi in Sardegna.
Il 9 maggio si è passati alla definizione degli orientamenti strategici per il Piano decennale di conservazione, che sarà redatto nei prossimi mesi. Le proposte emerse dai gruppi di lavoro si sono concentrate sulla necessità di rafforzare le azioni di contrasto all’uso illegale di esche avvelenate, potenziare il monitoraggio, e promuovere sinergie con le esperienze di reintroduzione già attive, come quella in Corsica per il gipeto.
Il meeting ha segnato un passaggio storico per la conservazione della biodiversità in Sardegna: un primo passo concreto verso la reintroduzione di due grandi avvoltoi, con l’obiettivo di ripristinare una comunità ornitologica unica nel contesto mediterraneo. Un traguardo reso possibile grazie a un lungo percorso di tutela che ha già portato, con il grifone, a risultati importanti e replicabili.