«A Sassari mancano i tecnici di radioterapia: i malati di tumore rischiano di saltare le cure»
L’allarme del movimento Donne Libere in Lotta per il Diritto alla Salute(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La Radioterapia a Sassari è a rischio».
A lanciare l’allarme è il movimento Donne Libere in Lotta per il Diritto alla Salute, in una nota, dove si legge: «A Sassari, come in tutta la Sardegna, in tutti gli ambiti, c’è una grave carenza dei tecnici di radiologia, e poco o nulla si fa nulla per trovare una soluzione. Cresce la preoccupazione delle e dei pazienti della Radioterapia di Sassari che ci segnalano in tant* il mancato rinnovo dell’assunzione in comando di un tecnico che la Radioterapia perderebbe, causando non pochi problemi a chi fa questa indispensabile terapia salvavita».
«Al momento – prosegue il Movimento - dalla Direzione Sanitaria non arrivano segnali né di nuove assunzioni tramite concorso, anche se i tempi sarebbero comunque molto lunghi, né di sostituzioni del prezioso elemento già in servizio. La Radioterapia per la AOU di Sassari è un “servizio pilastro”, con il Dh e l’Oncologia, per la cura dei tumori per tutta la Provincia, che si avvia pertanto ancora una volta verso una condizione di grave disservizio e disagio (che speravamo risolti), sia per i pazienti, sia per i pochi operatori che sono rimasti dopo il pensionamento o il contratto scaduto di altr*».
Il movimento Donne Libere in Lotta per il Diritto alla Salute perciò si chiede «perché privarsi di un operatore già formato senza prima aver trovato una valida sostituzione dello stesso, e cosa impedisca all’Amministrazione Sanitaria la riconferma dello stesso tecnico. Quali, se pensate, sono le soluzioni alternative che propone».
«Resta il fatto – conclude il Movimento - che tra le persone ammalate di tumore la preoccupazione cresce anche perché, allo stato attuale, le pochissime strutture sanitarie del nord Sardegna sia pubbliche, sia private convenzionate, sono sature, e il rischio di saltare la preziosa terapia si fa ogni giorno più concreto. Si dovrà ricorrere ancora una volta ai “viaggi della speranza” anche per questo?».
(Unioneonline/l.f.)