A Santa Maria Coghinas un nastro per Sofia Castelli, vittima di femminicidio
L’amministrazione ha aderito al progetto “Ombre d’Ombra” per dire no alla violenza contro le donnePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Proloco di Santa Maria Coghinas, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, ha organizzato una giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, in occasione della ricorrenza del 25 novembre.
L’evento è andato in scena in adesione al progetto, a caratura nazionale, “Ombre d'Ombra”, portato avanti dall'attivista Rosalba Castelli che percorrendo il periplo della Sardegna, ha lasciato un nastro rosso in ogni torre, e ha ricordato la giovane Sofia Castelli, morta prematuramente per mano violenta, con un nastro ricamato a mano deposto sulla panchina rossa a lei dedicata.
Un momento di grande commozione, ricalcato dalla parole di una lettera scritta dalla cugina di Sofia e letta ad alta voce, che ha coinvolto tutti, in una riflessione profonda sul vero senso della vita e dei rapporti sociali.
Dopo la deposizione del nastro davanti al Monumento ai caduti, gli organizzatori e tutti i partecipanti si sono diretti a piedi all’Auditorium De Andrè, per un incontro dedicato ai ragazzi delle scuole elementari e medie anche di Badesi, che si sono confrontati con le tematiche di genere. Una sfida non facile ma importante: rendere consapevoli gli adolescenti dei valori, delle scelte, del no e del rispetto. Tematiche che per altro hanno già affrontato con gli insegnanti ma che hanno bisogno di continua riflessione e dialogo, affinché anche le situazioni più difficili possano essere affrontate e risolte, con il supporto necessario.
«Nonostante si continua ad affrontare l’argomento parità di genere, violenza sulle donne, parità di diritti e doveri - sottolinea il vicesindaco Marco Demontis - ci sono ancora retaggi culturali difficili da scardinare. Coinvolgere la cittadinanza e affrontare con i giovani questa realtà, darà i suoi frutti. Santa Maria Coghinas è una comunità coesa, presente e unita. Faremo la nostra parte sempre». Soddisfatta la presidente della Proloco Lucrezia Maguledda: «Abbiamo voluto aderire all’iniziativa di Orme d’ombra e renderci utili in questo percorso di crescita, perché siamo consapevoli che la comunità può e deve rispondere ai disagi di un singolo individuo. La violenza di genere non è un caso isolato, e solo con il dialogo coinvolgendo i più piccoli, si possono fare piccoli grandi cambiamenti».
