A Porto Torres il convegno "Due secoli di scritture popolari a Osilo"
Raccolta di scritture popolari promossa dall’Archivio memorialistico della Sardegna AmmentosPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Venerdì 7 novembre, alle ore 17, nella sala conferenze dell’Ente Parco dell’Asinara, in via Ponte Romano 81 a Porto Torres, è in programma la presentazione del volume "Due secoli di scritture popolari a Osilo (1800-1998)", raccolta di scritture popolari promossa dall’Archivio memorialistico della Sardegna Ammentos. L’iniziativa, che nasce con il patrocinio dell’Istituto Istruzione Superiore “M. Paglietti”, sarà aperta dai saluti istituzionali dei rappresentanti dei comuni di Porto Torres e di Osilo.
Assieme al curatore dell’opera, Giovanni Strinna, docente di Filologia e linguistica romanza presso l’Università di Sassari, interverranno Franco Campus, insegnante al Paglietti e docente a contratto di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, archeologo che a più riprese si è occupato dell’insediamento medievale nel territorio di Osilo, Nicoletta Murineddu, già docente presso le scuole superiori, autrice di diversi volumi sulla storia della Nurra, e Stefano A.
Tedde, archivista professionista che ha curato diversi lavori sull’Asinara e sui viaggiatori di fine Ottocento. Gli interventi saranno accompagnati dalle letture di alcuni testi a cura dell’attore e regista Maurizio Giordo. Contestualmente, nella stessa sala, verrà esposta una selezione di documenti di famiglia e scritture popolari pubblicate nel volume.
La storia degli osilesi ha uno stretto rapporto con la Nurra e in particolare con la città turritana, che accoglie la più grande comunità di emigrati osilesi approdati là in tempi diversi, i quali hanno contribuito al popolamento delle campagne e allo sviluppo di floride aziende agricole e pastorali. Il libro, pubblicato dall’editrice Nuova Immagine di Siena grazie a un finanziamento del Fondo sociale europeo (Pnrr), nasce come una raccolta di memorie delle famiglie del paese e include un centinaio di testi tra lettere, racconti, biografie, raccolte poetiche e proverbi, quaderni scolastici e agende di conti compilati da persone di varia estrazione sociale e culturale nel corso degli ultimi due secoli: dal canonico al prete, dal pastore al contadino, dal militare di carriera al soldato semplice, che parteciparono agli episodi bellici del Risorgimento e alle due guerre mondiali. Un patrimonio documentario di prima mano, custodito nei cassetti o nelle soffitte di quanti hanno collaborato alla ricerca, circa una trentina di persone. Il libro, che è corredato dalle fotografie dei documenti utilizzati, è costituito da un centinaio di schede redatte in molti casi dai discendenti degli stessi scriventi. Tra i testi più preziosi per lo storico ci sono le lettere dei soldati.
La più antica risale al 1870, all’indomani della Presa di Porta Pia (ultimo episodio delle guerre risorgimentali). Negli anni della Grande Guerra si collocano invece numerose lettere dei soldati osilesi reclutati nella Brigata Sassari, che offrono un inedito punto di vista “dal basso” di quel momento storico, differente da quello dei loro ufficiali come Lussu o Bellieni. Documenti storici altrettanto preziosi sono le lettere e le biografie dei prigionieri di guerra, come quelli catturati dagli inglesi nel 1937 mentre si trovavano nelle colonie italiane del Corno d’Africa per essere deportati nei campi di lavoro in India, oppure quelli deportati in Germania dai tedeschi.
