Sabato 12 luglio la “Rocca dei Doria” ritorna indietro nel tempo per un giorno attraverso una rievocazione storica che, a partire dalle 11 del mattino, porterà costumi, rappresentazioni, cortei, dimostrazioni di combattimenti, sonorità e danze nel piccolo borgo del Villanova. Alle 19.30 anche la musica antica ritornerà al suo splendore grazie a uno degli appuntamenti più intensi del festival “Note senza tempo” (VII edizione), che sul piazzale della chiesa di Santo Stefano proporrà il concerto “Un cavalier di Spagna, arpeggi ed echi d'amor infranti e spesso negati”, a cura dell’associazione Dolci Accenti di Sassari. La voce del soprano Nadia Caristi darà vita ad alcuni dei brani più caratteristici del XVI secolo accompagnata alla viola a gamba e voce da Daniele Cernuto e all’arciliuto e chitarra barocca da Calogero Sportato. Tra i pezzi in programma la “Recercada quarta sobre la Folia” di Diego Ortiz (1510 – 1570), “Al fonte al prato” di Giulio Caccini (1550 – 1618), “Mas vale trocar” di Juan del Encina (1469-1530) e “Un Cavalier di Spagna” di Francesco Patavino (1478 – 1556). Tra gli altri compositori troveranno spazio Girolamo Kapsperger, Gaspar Sanz, Giovanni Stefani, Cesare Negri, Alessandro Orologio, Fabrizio Caroso, Diego Ortiz, Andrea Falconieri, Adrian Willaert. L’ensemble Dolci Accenti è stato fondato nel 2000 da strumentisti che provengono da esperienze artistiche e culturali diverse, che al Conservatorio di Vicenza si sono specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale del XVII secolo e dei primi anni del XVIII, approfondendo lo studio e la ricerca su fonti originali, con un’ulteriore attenzione alla musica vocale e alle sue potenzialità espressive. Gli strumenti utilizzati nei concerti sono copie rigorosamente vicine agli originali. Il concerto sarà la ciliegina sulla torta di un’intensa giornata accompagnata da dimostrazioni di combattimenti con spade e scudi, danze medievali a cura dell’associazione “Giudicato di Torres”, tiro con l’arco, sbandieratori e tamburini, rievocazione del matrimonio tra Eleonora D’Arborea e Brancaleone Doria. 

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