Dall'inizio del 2018 in Sardegna si sono verificati 727 incendi, 49 dei quali hanno reso necessario l'intervento dei mezzi aerei per riuscire a domare le fiamme.

Una media di 103 roghi al mese, che fa dell'Isola uno dei territori italiani più esposti alle fiamme, dolose (nel 70 per cento dei casi) e non.

A snocciolare i dati è la Regione, che - per voce dell'assessore all'Ambiente Donatella Spano - lancia un nuovo appello, rivolto "sia ai sardi che ai turisti", affinché tengano "comportamenti responsabili e seguano sempre le prescrizioni per evitare che si creino le condizioni in grado di innescare le fiamme".

L'assessore ricorda poi i numeri della macchina anti-incendio regionale, "costituita da 1.300 donne e uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, 2.700 operai dell'Agenzia Forestas e migliaia di volontari di Protezione civile e barracelli, cui si aggiungono 12 velivoli e, naturalmente, i vigili del fuoco.

Anche questo fine settimana le squadre anti-incendio, coadiuvate da elicotteri sono dovute entrare in azione, per ben tre volte, per domare altrettanti roghi a Settimo San Pietro, Nurallao ed Escalaplano.

Intanto, le stesse autorità regionali hanno diramato un nuovo bollettino sul rischio fiamme nelle prossime ore.

In tutta la regione l'allerta resta gialla (media). In tre territori, invece, l'allarme è di colore arancione (alta pericolosità). Si tratta del Sulcis, del Cagliaritano e delle zone centrali dell'Isola.

(Unioneonline/l.f.)
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