Sardegna, 120mila anziani soli: «Rischio depressione e declino, non abbandoniamoli durante le Feste»
Anap Confartigianato: «Questo è il periodo più duro per chi è fragile e non ha vicino i congiunti, occorre lo sforzo di tutti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«In Sardegna oltre 120mila anziani vivono da soli, non abbandoniamoli durante le Feste».
È l’appello lanciato dall’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato in vista del Natale, che ricorda come «l’isolamento delle persone anziane ne aumenta la fragilità».
«Per tanti anziani sardi – dice il presidente Anap Giovanni Mellino - le Festività significano aumento della solitudine e delle problematiche legate a questo tipo di situazione. Una di queste, per esempio, è la depressione, che peggiora la qualità della vita, compromettendo l’autonomia quotidiana, minando una salute fisica già rallentata dal naturale invecchiamento. Al contrario le relazioni rappresentano uno dei fattori protettivi più importanti contro il declino cognitivo e fisico».
Secondo recenti analisi effettuate dall’Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Sardegna, su dati ISTAT, la situazione
demografica della Sardegna conferma un’evoluzione sempre più marcata verso l’invecchiamento e la solitudine domestica.
Oggi nell’Isola si contano circa 421.000 persone con più di 65 anni,
un numero destinato a crescere in modo costante nei prossimi anni. Le
indagini demografiche mostrano che tra il 28% e il 32% degli anziani
sardi vive da solo, una quota che colloca la Regione tra quelle
italiane con la più alta incidenza di solitudine nella terza età.
«Significa – evidenzia Anap – che nel 2025 oltre 120.000 persone anziane – una su tre – affrontano le difficoltà del quotidiano senza un convivente. Lo studio dimostra anche come il fenomeno sia in aumento, alimentato da dinamiche note: l’allungamento della vita media, il calo della natalità e la progressiva riduzione delle famiglie multigenerazionali. Secondo le proiezioni, entro il 2030 il numero di over 65 che vivranno da soli in Sardegna potrebbe raggiungere quota 140.000, con un incremento di circa il 10% rispetto ad oggi».
Da qui l’appello di Giovanni Mellino e di Anap: «Per gli over 65
e le categorie fragili, questo periodo rischia accentuare l’isolamento
e di essere un momento cruciale della loro vita. Tutti insieme
possiamo fare la differenza e sconfiggere forse la più grande malattia
del nostro tempo, appunto la solitudine».
Per Anap Confartigianato Sardegna basta poco per fare molto: una
telefonata, una chiamata utilizzando le tecnologie digitali, una
visita, anche un semplice “come stai?” aiutano a vivere meglio e a
sentirsi parte attiva di una comunità. Ma «è fondamentale anche che le
Istituzioni, le Forze dell’Ordine e il Mondo del Volontariato
promuovano questo appello anche nei confronti dei vari presidi
territoriali: i Comuni hanno fatto molto, il volontariato è stato in
prima linea per aiutare gli anziani in difficoltà e consegnando loro
beni di prima necessità. Per questo il loro impegno è encomiabile».
(Unioneonline)
