Sant'Andrea Frius, Sandro Melisforse in fuga verso il Sudamerica
L'imprenditore, Sandro Melis, accusato dell'omicidio di Maria Rosa Cireddu, potrebbe essere in Sudamerica, perché in passato ha avuto ripetuti contatti con Bolivia e Colombia. L'ultimo segnale del suo telefonino attorno al paesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Potrebbe essere dappertutto. In un ovile del Sarcidano, del Gerrei e della Trexenta. Oppure in un appartamento lussuoso al centro di Cagliari. Magari all'estero. Nord Europa o Sud America, Olanda, Bolivia o Colombia. Perché Sandro Melis, 51 anni, imprenditore di Sant'Andrea Frius accusato del delitto di Maria Rosaria Cireddu addirittura dal marito della donna, scampato al massacro nell'agriturismo due settimane fa, non è un personaggio qualunque nel mondo della malavita cagliaritana. Quando il magistrato che si occupa dell'indagine, Rita Cariello, e i carabinieri, si sono fatti consegnare dagli archivi il fascicolo dei suoi precedenti penali, hanno ipotizzato che Sandro Melis possa aver ordito legami con mezzo mondo, intendendo la criminalità organizzata.
IL PRIMO DELITTO Nato allevatore e poi cresciuto a pane e pistole, Sandro Melis nel 1979 ha cominciato a diventare latitante dopo un omicidio avvenuto in pieno centro a Cagliari. In via San Benedetto, dentro una vettura, viene trovato cadavere Giuseppe Corrias, pregiudicato, secondo gli inquirenti con interessi nel campo dello sfruttamento della prostituzione. Nello stesso istante, Sandro Melis, allora 21 enne, sparisce. Si costituisce dopo qualche settimana, prova a sostenere di aver sparato per legittima difesa, il tribunale non gli crede: 12 anni di carcere.
IL PROCESSO Di fatto a Sant'Andrea Frius in tanti gli voltano le spalle. Familiari compresi. Così Sandro Melis si aggrappa ai parenti della moglie, sorella di Giuseppe Mascia, il bandito conosciuto nell'ambiente della mala con il soprannome di “Brillanti”, nomignolo di famiglia, originaria di San Basilio. “Brillanti” è considerato uno dei boss della malavita cagliaritana, uno dei capi delle bande che si spartiscono negli anni 80 e 90 il traffico degli stupefacenti. A volte in combutta, a volte in accesa rivalità con Mario Tidu, il boss di Is Mirrionis. Il legame di affari tra Tidu e “Brillanti” si chiude nel più eclatante dei modi: a suon di botte dentro la gabbia degli imputati della Corte d'Assise presso il Tribunale di Cagliari, durante il processo che mandò dietro le sbarre quello che è stato ritenuto dagli inquirenti il più grosso gruppo criminale organizzato che ha operato a Cagliari.
A SANT'ANDREA L'omicidio di Maria Rosaria Cireddu e il ferimento del marito non sono legate a queste storie di malavita. Semplicemente erano due vicini in campagna ai ferri corti da tempo per problemi di delimitazione del terreno. Sicuramente la donna non sapeva con chi aveva a che fare. Un uomo che a questo punto potrebbe essere davvero dappertutto.