Sanità, via alla riforma nell’Isola. Todde: «Pronti a voltare pagina»
«Apriamo una nuova fase, restituendo certezze ai cittadini, potenziando i servizi di cura e assistenza, rafforzando il legame tra ospedali e territorio»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La Sanità sarda cambia rotta. Con l’approvazione della legge di riordino in Consiglio regionale, mettiamo un punto fermo e apriamo una nuova fase, restituendo certezze ai cittadini, potenziando i servizi di cura e assistenza, rafforzando il legame tra ospedali e territorio e valorizzando le vocazioni naturali dei presidi sanitari. Il tutto con una gestione più efficiente delle risorse e delle competenze». Così, nella notte, Alessandra Todde subito dopo l’approvazione in Aula della riforma sanitaria. Che prevede, fra gli altri punti, la sostituzione dei direttori generali delle otto Asl, delle due aziende ospedaliero universitarie, dell'Areus e del Brotzu. E i trasferimenti del Microcitemico dalla Asl 8 di Cagliari all'Arnas Brotzu (nonostante la forte contrarietà del personale dell'Antonio Cao) e dell'Ospedale Marino di Alghero dall'Aou di Sassari alla Asl 1.
«Abbiamo mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale con i sardi: nessuna nuova riforma che avrebbe paralizzato ulteriormente il sistema sanitario, già fortemente in difficoltà, ma interventi mirati e concreti sulla legge esistente», le parole di Todde. «Un’azione necessaria per correggere le criticità organizzative e gestionali che per troppo tempo hanno penalizzato i sardi».
«Grazie a questa legge – spiega poi la governatrice - introduciamo importanti novità, tra queste: Istituzione di tre centri di riferimento regionale per prevenzione, riabilitazione e salute mentale; Istituzione dell’ “Ospedale dei bambini” a Cagliari; Avvio del percorso per il riconoscimento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Sardegna».
«Ringrazio la maggioranza per il grande lavoro di squadra che ha permesso di raggiungere questo importante risultato – la conclusione – . L’approvazione della legge di riordino della Sanità sarda è la dimostrazione di coesione solida e di una visione condivisa, che ha messo al centro il bene dei cittadini e il miglioramento del sistema sanitario. Primo passo per dare risposte efficaci e rapide alle esigenze di cura dei sardi».
(Unioneonline)