Almeno che non si sblocchino i fondi Fas (quelli reclamati dalla Regione allo Stato), soldi in cassa alla Asl del Sulcis Iglesiente ce ne sono davvero pochi. È questo uno dei motivi in più che ha convinto Provincia e sindaci a manifestare tutta la loro perplessità per la proposta di riorganizzazione della Asl 7 prospettata dal commissario straordinario dell’Azienda. Questo il tema dell’incontro che si è tenuto a Carbonia con l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori, il presidente della Provincia Tore Cherchi, una rappresentanza di sindaci e di sindacalisti Cgil, Cils e Uil. L’assessore Liori non ha smentito un solo aspetto della proposta del manager della Asl 7 anche se, per quanto riguarda gli accorpamenti dei reparti, ha sottolineato che potrebbero non essere attuati a breve termine. I tagli dei reparti doppione, e nel mirino c’è ancora l’intero servizio di Ostetricia del “Sirai” di Carbonia, potrebbero essere attuati anche se non subito. Sono invece virtuali i fondi per gli investimenti: “Oltre 40 milioni di euro – ha accusato Cherchi – di cui lo stesso manager dichiara di non avere la disponibilità immediata”. A parte gli investimenti già finanziati, per i lavori negli ospedali, per reperire altre risorse “molto dipenderà – secondo Liori – dallo sblocco dei fondi Fas”. Insomma, un piano con le casse vuote.
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